rotate-mobile
Cronaca

La Uil: "Meno cassa integrazione ma nessun nuovo posto di lavoro"

Le ore in calo di cassa integrazione non si starebbero trasformando in nuova occupazione, a testimonianza che la debolissima ripresa economica, non crea nuovi posti di lavoro: lo sostiene il rapporto UIL di settembre 2015

Le ore in calo di cassa integrazione non si starebbero trasformando in nuova occupazione, a testimonianza che la debolissima ripresa economica, non crea nuovi posti di lavoro: lo sostiene il rapporto UIL di settembre 2015 sulla cassa integrazione, che pur confermando la grave crisi occupazionale in tutto il Paese, evidenzia una riduzione delle ore utilizzate.

Riguardo al dato nazionale si passa da 98.045.682 ore autorizzate a settembre 2014 a 60.690.783 ore nel settembre del 2015, che equivalgono ad una stima di 375 mila posti salvaguardati. Rispetto a questa tendenza, fa eccezione la Provincia di Forlì Cesena, dove si registra un incremento nell’utilizzo delle ore, siamo infatti passati da 804.101 ore autorizzate a settembre 2014 a 911.730 ore nel settembre 2015, dettato da un maggiore utilizzo della cassa in deroga, che probabilmente segnala una particolare difficoltà delle piccole realtà produttive.

Commenta Marcello Borghetti, segretario della Uil Cesena: “Da una prima lettura del dato nazionale, si potrebbe confidare in una ripresa, ma è bene osservare che, purtroppo, non vi è convergenza con i dati generali dell’occupazione, che proprio nel mese di settembre segnalano un arretramento in termini di persone occupate. Purtroppo se la riduzione dell’utilizzo di questo ammortizzatore non è accompagnato dalla crescita dell’occupazione reale, potrebbe segnalarsi che il calo sia dovuto, anche, ad altri fattori: superamento dei mesi autorizzabili per cassa integrazione, radicale riduzione della Cassa in deroga per mancanza di risorse e per la limitazione nell’utilizzo, ma soprattutto, licenziamenti e chiusure di aziende. Il punto chiave è che la diminuzione di ore di cassa integrazione non si sta trasformando in nuova occupazione, a testimoniare che la debolissima ripresa economica, non crea nuovi posti di lavoro (che è cosa diversa da stabilizzare una parte di posti di lavoro per effetto della decontribuzione)”.

“Nei prossimi mesi entrerà a pieno regime il nuovo sistema di Cassa Integrazione innovato dalla legge 183 (Jobs Act) con la riduzione sostanziale della durata temporale di questi ammortizzatori. Questo cambiamento desta preoccupazione, perché la leggerissima ripresina economica in atto, non fa sperare in una rapida crescita e stabilità occupazionale, con il rischio reale che molti lavoratori si possano trovare in grave difficoltà. Anche per queste ragioni esprimiamo un giudizio critico sulla legge di Stabilità, che non interviene in modo mirato e deciso a favorire una forte diminuzione delle tasse su lavoratori e pensionati, misure che incentiverebbero un rilancio forte dei consumi nel nostro Paese, che come noto è il fondamento su cui si poggia la gran parte del nostro sistema produttivo e occupazionale”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Uil: "Meno cassa integrazione ma nessun nuovo posto di lavoro"

CesenaToday è in caricamento