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Cronaca

Abusivismo e contraffazione: l'sos Confcommercio alla Giornata della legalità

Nel 2016 le imprese del commercio hanno perso 26,5 miliardi di euro a causa dei fenomeni legati alla criminalità (abusivismo, contraffazione e taccheggio)

Tutto parte dal rispetto delle leggi. È stato il leit motiv della Giornata nazionale sulla legalità promossa da Confcommercio in tutto il paesee, che a livello territoriale l’Unione provinciale Confcommercio di Forlì-Cesena, presieduta dal Cesenate Corrado Augusto Patrignani, ha celebrato con una tavola rotonda alla quale hanno preso parte autorità istituzionali e delle forze dell’ordine. “Un incontro molto utile per fare fronte comune e promuovere sinergie operative per contrastare i fenomeni malavitosi che sono in crescita, per alcune tipologie, anche nel cesenate e in Provincia, anche per quel che concerne abusivismo e contraffazione, con concorrenza sleale ai danni degli imprenditori regolari - premette Patrignani -. Dai dati dell’indagine sui fenomeni criminali realizzata da Confcommercio emerge che abusivismo, contraffazione e taccheggio hanno bruciato lo scorso anno 20,8 miliardi di euro di fatturato, mentre i costi spesi per la difesa e le assicurazioni ammontano a 5,7 miliardi. Un imprenditore su dieci ha ricevuto minacce o intimidazioni con finalità estorsive".

Nel 2016 le imprese del commercio hanno perso 26,5 miliardi di euro a causa dei fenomeni legati alla criminalità. Tra abusivismo, contraffazione e taccheggio sono andati in fumo 20,8 miliardi di euro di fatturato, mentre i costi spesi per la difesa e le assicurazioni ammontano a 5,7 miliardi di euro. Anche nel territorio cesenate e provinciale abusivismo e contraffazione sono
fenomeni estesi. Per l’86% degli imprenditori le leggi che contrastano i fenomeni criminali sono inefficaci. Quasi tutte le imprese (89%) sono favorevoli all’inasprimento delle pene e l’85% ritiene che non si scontino realmente le pene per i reati commessi. Quattro imprenditori su cinque hanno adottato almeno una misura di sicurezza per proteggersi dalla criminalità. Le principali misure riguardano l’utilizzo di telecamere-impianti di allarme (52%), la stipula di un’assicurazione (34%), le denunce e la vigilanza privata (25%), queste ultime entrambe in aumento rispetto al 2015. Fra le iniziative ritenute più efficaci per la sicurezza delle imprese si conferma la richiesta di certezza della pena che risulta comunque in aumento rispetto al 2015 (78% contro il 73%).

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