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L’ondata di maltempo / Cesenatico

La mareggiata a Cesenatico, inizia la conta dei danni. Il sindaco: "Servono nuovi sistemi di difesa. Le dune non sono più sufficienti"

E' partita la conta dei danni a strutture pubbliche e private. Il sindaco espone alcuni dati della forte ondata di maltempo, dai quali apre ad una riflessione

Mentre pioggia, neve e vento concedono una tregua, la Protezione Civile dell'Emilia Romagna ha diramato un'allerta meteo per rischio frane nell'entroterra e mareggiate sulla costa. Per mercoledì, si legge nell'avviso, "nelle zone montane/collinari orientali non si escludono localizzati fenomeni franosi sui versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, interessati dalla parziale fusione della neve presente sul suolo. Non si escludono condizioni del mare sotto costa che possono generare localizzati fenomeni di ingressione marina ed erosione del litorale in considerazione delle vulnerabilità presenti".

Nel frattempo il sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli, traccia un bilancio della difficile giornata di lunedì, caratterizzata da una nuova mareggiata sul litorale. "Già dalla serata di giovedì le porte vinciane erano chiuse viste le allerta meteo e lo saranno fino a martedì notte, salvo variazioni meteo - le parole del primo cittadino -. Nel fine settimana con gli aggiornamenti meteo e l’aggravarsi delle previsioni per la notte tra sabato e domenica abbiamo provveduto a rafforzare i punti più fragili grazie al lavoro preziosissimo di decine di volontari di Radiosoccorso, Croce Rossa e del Coordinamento Provinciale di Protezione Civile".

"Purtroppo lunedì mattina un peggioramento inatteso ha vanificato molti degli sforzi fatti con l’allagamento di una vasta parte del lungomare da piazza Marconi a via Michelangelo, la distruzione delle dune, gli allagamenti delle limitrofe vie Melozzo da Forlì, Bernini e parte delle traverse - prosegue il sindaco -. Disagi registrati anche per le entrate e le uscite dalle scuole del quadrante colpito dalla mareggiata e anche in questo caso con il supporto di volontari di Radio Soccorso, Polizia Locale, Cesenatico Servizi e Start Romagna siamo riusciti a contenere i problemi".

Intanto è partita la conta dei danni a strutture pubbliche e private. Il sindaco espone alcuni dati della forte ondata di maltempo: "Lunedì il vento ha toccato i 93,5 km/h, le onde al largo quasi 4 metri e l’altezza sul medio mare ha raggiungo un picco mai registrato prima: + 1,50 metri. Se non avessimo avuto in funzione le Porte Vinciane, é difficile - e inquietante - anche solo immaginare quanti danni avremmo subito. Ancora una volta il cambiamento climatico ci restituisce dati allarmanti e sfide nuove per la nostra comunità che non possiamo ignorare o sottostimare".

"Paralallemente al completamento delle casse di espansione in zona depuratore, dobbiamo iniziare a progettare insieme alla Regione nuovi sistemi di difesa della costa nei tratti più esposti partendo da Valverde dove le dune non sono ormai più sufficienti - conclude -. Per farlo occorre tempo e denaro, ma occorre anche un cambio di mentalità da parte di tutti. Anche questa mattina mentre ero fuori per vedere e toccare con mano i problemi ho visto cittadini che incuranti delle allerte e delle transenne transitavano sul lungomare o nei sottopassi allagati con tanto di semaforo rosso. Se vogliamo essere ancora più resilienti ai cambiamenti climatici in atto serve lo sforzo di tutti: istituzioni e collettività".

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