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Cronaca

Dalla Regione quasi 900mila euro per la rimozione dell'amianto dalle aziende

Si è concluso l’iter relativo al bando dell’Asse 3 del POR FESR 2007/2013, con il quale la Regione Emilia-Romagna ha inteso promuovere la competitività energetica

Si è concluso l’iter relativo al bando dell’Asse 3 del POR FESR 2007/2013, con il quale la Regione Emilia-Romagna ha inteso promuovere la competitività energetica e la riqualificazione energetico-ambientale del sistema produttivo, attraverso l’erogazione di ecoincentivi alle imprese che hanno presentato progetti innovativi finalizzati alla rimozione di coperture o coibentazioni contenenti cemento-amianto, migliorando così l’ambiente di lavoro e tutelando la salute e la sicurezza dei lavoratori.

258 le domande presentate, 214 quelle ritenute ammissibili, di cui 17 nella Provincia di Forlì-Cesena, che riceveranno finanziamenti per un totale di 876.944,04 euro, mettendo in moto investimenti per oltre 4,8 milioni di euro. Lo rende noto Damiano Zoffoli, Presidente della Commissione “Territorio Ambiente Mobilità, proprio nei giorni in cui l’amianto torna di “dolorosa” attualità, alla luce della sentenza del processo Eternit, che vede i proprietari dell’omonima azienda condannati per disastro doloso permanente, e in cui la Regione Emilia-Romagna, sin dalla prima fase istruttoria, si è costituita parte civile.

“Complessivamente la Regione ha messo a disposizione 13.084.363,90 euro. Si tratta di un contributo significativo, per risolvere un problema piuttosto diffuso, che risponde ad una precisa richiesta degli imprenditori e delle aziende, per rilanciare una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva. – dichiara Damiano Zoffoli – Insieme all’eliminazione dell’amianto, infatti, il bando prevedeva l’installazione di pannelli fotovoltaici, per favorire il risparmio e l’autoproduzione di energia, e la riduzione di emissioni di gas serra. I finanziamenti in arrivo consentiranno di ammodernare le piccole imprese del territorio della nostra Provincia, in un’ottica che tiene conto della necessità di investire sempre più risorse nelle fonti rinnovabili e in una prospettiva di lungo corso che dovrà puntare all’autosufficienza energetica”.

La procedura di liquidazione dei contributi relativi agli interventi di installazione e messa in esercizio di impianti fotovoltaici verrà effettuata solo in seguito all’avvenuta trasmissione del contratto sottoscritto con il GSE, dal quale si possa dedurre in modo evidente che gli impianti realizzati sono solo quelli del tipo “integrati con caratteristiche innovative” e “a concentrazione”, come previsto dal testo del bando. Col Piano Energetico Regionale, l’Emilia-Romagna ha, infatti, dato un segnale chiaro sull’ubicazione degli impianti, che devono essere preferibilmente posizionati sui tetti, per contenere il più possibile il consumo di territorio.

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