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Cronaca

La guerra travolge lo sport, il campione russo 'pendolare' tra Mosca e Cesena per la ginnastica: "E' preoccupato"

Dalaloyan vive in un "limbo" tra Cesena a Mosca. "E' dispiaciuto e preoccupato per quello che sta accadendo", spiega il presidente del Gymnastic Romagna Team

La guerra che ha visto la Russia invadere l'Ucraina si è abbattuta come un terremoto anche sul mondo dello sport. Basti pensare che la Russia è stata esclusa dai mondiali di calcio in Qatar, la finale di Champions League è stata tolta alla città di San Pietroburgo, una squadra gloriosa come lo Spartak  Mosca è stata eliminata d'ufficio dall'Europa League. Tanti atleti russi vivono in un "limbo", e nel mondo dello sport c'è anche chi ha affermato che non devono essere loro a pagare le conseguenze della guerra scatenata da Putin, venendo estromessi dalle competizioni. C'è anche da dire che le cronache sportive riportano alcuni episodi, come quello di Ivan Kuliak, il ginnasta russo che ha esibito la Z dei carri armati sul petto, è accaduto durante la Coppa del Mondo a Doha, a pochi passi da lui Ilia Kovtun, un atleta ucraino.

A 9 e 13 anni in fuga dalle bombe

Anche Cesena ha la sua storia da raccontare, è quella di Artur Dalaloyan, campione russo messo sotto contratto dal Gymnastic Romagna Team, un colpaccio per la ginnastica cesenate, lo scorso 12 gennaio 'King Artur' è stato presentato giustamente in pompa magna in Comune. Parliamo di un atleta medaglia d’oro con la Federazione Russa agli ultimi giochi olimpici di Tokyo, arrivato in città  "per far crescere la ginnastica cesenate". Quel 12 gennaio nessuno poteva prevedere una situazione del genere, la guerra tra Russia e Ucraina e tutto quello a cui assistiamo quotidianamente. Dalaloyan vive in un "limbo" che collega Cesena a Mosca. A parlare è il presidente del club, l'avvocato Corrado Maria Dones (nella foto): "Il futuro di Artur a Cesena a rischio? "Assolutamente no, la situazione è molto chiara, non c'è alcun provvedimento del Coni che vieta agli atleti russi di gareggiare con la divisa di club italiani, porto l'esempio del calciatore russo dell'Atalanta Miranchuk che gioca regolarmente in serie A. Quello che in questo momento è vietato dalla Fig, la federazione mondiale, è di partecipare alle competizioni come Nazionale russa. Artur è tesserato con un club italiano, e con la nostra divisa può gareggiare".

corrado dones

E Artur lo scorso sabato ha partecipato a Torino alla seconda prova del campionato di serie A1. "E' andata molto bene - sottolinea il presidente - la squadra ha dimostrato grande compattezza, Dalaloyan ha dato un contributo importante, con 237 punti è stato sfiorato il podio. E ancora più convincente in A2 è stata la prestazione della Renato Serra, la femminile ha conquistato il gradino più alto del podio". Il campione russo vive praticamente da 'pendolare' per la ginnastica: "Artur vive a Mosca, ma siamo in contatto quotidianamente, per le gare viene a Cesena diversi giorni prima, e riparte il lunedì. Si allena in patria con il suo club di riferimento che è la Dinamo Mosca. Lo aspettiamo per la gara di Napoli in programma il prossimo 23 aprile".

Ma cosa pensa il ginnasta russo di tutto quello che sta succedendo? E' praticamente trincerato, "neutro rispetto a quello che accade, lui viene qui a lavorare, ovviamente è dispiaciuto e preoccupato come tutti noi per la guerra. Speriamo che questa situazione finisca presto".
 

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