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Dal Rotary quattro tende attrezzate per proteggere le famiglie terremotate in Turchia e Siria

Al teatro Verdi di Cesena una iniziativa di largo respiro alla presenza di circa 160 rotariani e dei vertici locali e regionali del Club e della sua Fondazione. Al centro dell’evento una performance dell’attore e scrittore Roberto Mercadini

Il dono, cuore nevralgico e pulsante che conferisce senso all’esistenza stessa del Rotary, sodalizio mondiale impegnato a migliorare ogni comunità, è stato al centro di un evento organizzato dal Rotary Club Cesena con la partecipazione dello scrittore e attore Roberto Mercadini e alla presenza di  una rosa di governatori (ossia le figure istituzionali del Rotary che presiedono la dimensione distrettuale del Club e ne stabiliscono le politiche) del tutto eccezionale. L’evento, collegato anche da remoto attraverso la piattaforma Zoom,  si è svolto al Teatro Verdi di Cesena alla presenza di 160  rotariani che hanno ascoltato oltreché la lectio del funambolico attore cesenate Mercadini, anche la parole dense di informazioni e commozione dell’attuale governatore Luciano Alfieri, del governatore nominato Alberto Azzolini, dei past governor Adriano Maestri, Paolo Bolzani e Italo Giorgio Minguzzi, e del coordinatore regionale della Fondazione Rotary Giulio Bicciolo.  A fare gli onori di casa il presidente del Club cesenate Paolo Montalti e il past presidente Rocco De Lucia da cui è scaturita l’idea e l’organizzazione dell’appuntamento a cui hanno partecipato diversi club dell’area Romagna più il Rotaract, composto dai giovani rotariani. Ha tenuto le fila della serata un altro rotariano past president cesenate, il giornalista Francesco Zanotti.

Tanta l’attenzione puntata sull’intervento di Roberto Mercadini, filosofo, comico, affabulatore che conosce la forza del linguaggio, “poeta parlante”, come si definisce lui stesso, dalla profondità rivelatrice. E’ partito da lontano Mercadini per focalizzare la sua prolusione sul valore del dono: dalla Genesi, “un libro divertente, pieno di stranezze…”.  Ed eccolo il centro che rimanda al dono: “Perché Dio crea il mondo, perché forgia la luce e la tenebra? Perché genera qualcosa di caduco,  Lui che è eterno? Perché ne fa dono all’uomo e per lui crea la luce e la terra. Ed è il dono l’atto più nobile di questa genesi”. E da lì il concetto si allarga al per-donare, ossia annullare un debito, perché anche chi ti deve qualcosa possa continuare a camminare con te. E “poiché tutto ci è dato in prestito e nulla ci è regalato” ecco il cuore dell’azione del Rotary, restituire a chi è stato meno fortunata. “Ed è bello restituire - incalza Mercadini - poiché donare può farti sembrare superiore”.

Un concetto quest’ultimo declinato anche dall’intervento dal coordinatore della Fondazione  Rotary Giulio Bicciolo: “Noi rotariani restituiamo quello che abbiamo ricevuto. Agiamo perché si possano indurre cambiamenti duraturi nelle comunità che soffrono di qualche carenza, che sia lo sviluppo economico o l’alfabetizzazione, senza le quali la pace è impossibile. Attraverso il Rotary possiamo sognare in grande e migliorare noi stessi”. Un Rotary generoso quello italiano, ha evidenziato Bicciolo, che dona 86 dollari procapite all’anno ma non ha raggiunto ancora l’obiettivo dei 100 dollari. Ma c’è di che sperare poiché, come disse il fondatore Paul Harris alla Convention di Boston 1933 “Il Rotary è uno stile di vita, buono, naturale, completo e pieno di amicizia”.

Ed è proprio nel contesto della serata che è nata l’ennesima azione di solidarietà rotariana: l’acquisto da parte di tre soci del Club di quattro SchelterBox, ossia contenitori con all’interno una tenda capace di proteggere una famiglia, da inviare in Siria e Turchia, nelle aree tragicamente coinvolte  dal recente terremoto. Nel box anche altri strumenti, come lampade solari, sistemi di purificazione e stoccaggio delle acque, forni portatili ed accessori di cottura, coperte termiche. In sintesi un valido aiuto per tornare immediatamente  a vivere in attesa di costruire una nuova casa. Un kit che nasce nel 2000 con il Rotary Club di Helston (Cornovaglia, Uk) grazie ad un’idea di Tom Henderson, ex sommozzatore “ricerca e salvataggio” della Royal Navy

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