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Cronaca Bagno di Romagna

Lo chef in cattedra a Milano: "A San Piero ho trovato l'America, si può innovare anche qui. La farina di grillo? Mai"

"Da un po' di anni quello che stiamo costruendo qui a San Piero in Bagno attira l'attenzione del mondo gastronomico - spiega Gorini - Può sembrar strano, infatti, che si faccia ricerca e creatività in un luogo bellissimo ma un po' defilato"

"Radici future" è l'ossimoro (l'accostamento di due vocaboli contraddittori) che Gianluca Gorini, chef stellato che ha il suo "quartier generale" in via Verdi a San Piero in Bagno, ha scelto per rappresentare la filosofia della sua cucina al prestigioso congresso internazionale di "Identità Golose" di Milano.

Radici è una parola che ricorda qualcosa di antico, mentre il futuro parla di qualcosa che deve ancora venire. A tenere una conferenza con questo titolo è stato proprio il giovane chef, ospite fisso di  questo appuntamento che vede sfilare i cuochi della cucina d'autore internazionale, gli chef ritenuti più interessanti e quelli che fanno tendenza. "Da un po' di anni quello che stiamo costruendo qui a San Piero in Bagno attira l'attenzione del mondo gastronomico - spiega Gorini - Può sembrar strano, infatti, che si faccia ricerca e creatività in un luogo bellissimo ma un po' defilato. Quando mi trasferii qui, cinque anni fa, qualcuno mi disse che io sarei dovuto andare in America, non a San Piero in Bagno. E io, ridendo, risposi che avrei fatto venire l'America qui... Beh, ovviamente era un'esagerazione, ma dopo un po' di anni posso dire che siamo riusciti ad attirare l'attenzione internazionale. Da noi vengono da Singapore, da Hong Kong. Insomma sono molto soddisfatto".

La cucina di Gorini si ispira alle radici, ai saperi tramandati e alle tradizioni di una terra per proiettarli nel futuro. "Quello che cerchiamo di fare ogni giorno in cucina è un racconto autentico - spiega ancora Gorini - che tiene fede a un contesto che molti chef ci invidiano. E' un territorio armonico, sereno, senza particolari stress, molti vorrebbero viverci. Stimoliamo la curiosità del mondo intero proprio perché parliamo di futuro, di innovazione, tenendo sempre presente le nostre radici, i valori di chi abita e lavora in questo territorio. Bisogna essere aperti alle novità ma restando sempre in sintonia con la propria storia. Ognuno di noi è la somma di ciò che abbiamo fatto, dei ricordi, dei viaggi, e non possiamo uscire da questo rapporto".

Domanda obbligata: utilizzerà mai la farina di grillo? "No,  non la utilizzerò perché non fa parte della mia storia - conclude sorridendo Gorini - Se avessi vissuto mangiando grilli e cicale mi sembrerebbe normale usarla, ma così no. Sarebbe una forzatura. E le forzature non vanno d'accordo con l'autenticità".

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