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Cronaca

Si inventa il mestiere di "stilista ambulante", ma la Bolkenstein rischia di rovinarle il sogno

Cristina, trentenne "romagnola doc", con un sogno nel cassetto, è diventata una "stilista ambulante"

Dopo aver frequentato per un anno un corso specializzato di taglio e cucito, passione coltivata fin da quando giocava a vestire le bambole, Cristina Rocchi, in arte "Made la Cri", ha pensato che fosse l'ora di aprire qualcosa di suo. E così Cristina, trentenne "romagnola doc", con un sogno nel cassetto, è diventata una "stilista ambulante". Strano connubio ma per lei ci sta alla grande. Il suo banco al mercato di Cesena, infatti, si ricorda per l'artigianalita' e la particolarita' che la distingue dagli altri.

I suoi abiti, infatti, sono tutti pezzi unici. Abiti con tagli particolari, patwchork personalizzato, gonne che diventano top e pantaloni che si trasformano con un risvolto e un tacco in qualcosa di elegante da indossare per una serata. La donna ideale di "Made la Cri" è sportiva ma elegante, con giacche informali appoggiate sulle spalle che, abbellite di spille o collane importanti, danno quel tocco in più che dona eleganza a tutto l'outfit. "Sporty-chic" definisce il suo stile. Uno stile che sta bene alle donne di tutte le età perché alterna forme morbide a quelle più squadrate, stoffe seriose a sovraposizioni colorate e molto giocose. 

"Faccio tutto io e lavoro anche su commissione - spiega Cristina, dalla sua piazzola in via Pio Battistini a Cesena - se un cliente mi dice cosa vuole e come lo vuole, prendo le misure, e gli cucio l'abito su misura. Ovviamente i tempi non sono immediati perché oltre al lavoro in laboratorio partecipo anche ai mercati con quattro mercati settimanali (mercoledi e sabato Cesena, giovedì a Gambettola e martedi a Savignano) e a parecchie fiere nel circondario. Non è semplice far quadrare tutto e comunque l'investimento compiuto per avviare un'attività come questa non è da poco".

"Mi dispiacerebbe  - continua Cristina - se gli ultimi regolamenti entrati in vigore (vedi Bolkenstein) recepiti dalla nostra Regione, mandassero all'aria tutto il lavoro svolto con grande impegno da anni. Chi fa degli investimenti ha anche bisogno di un minimo di certezza. E invece non è escluso che arrivi qualcuno con più forza contrattuale di me (e magari con grandi catene commerciali alle spalle) e si prenda quella che fino al giorno prima è stata la mia piazzola. Speriamo che questo non accada e non solo per ripagare gli ambulanti degli sforzi compiuti, ma in nome di un mercato vario, libero e sempre più innovativo".

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