rotate-mobile
Cronaca

Criminalità in provincia di Forlì-Cesena? "Non è vero che è un'isola infelice"

E' a grandi linee il quadro che emerge dalla ricerca "La criminalita' in Italia" a cura del Forum italiano per la sicurezza urbana, presentato nel pomeriggio di martedì a Cesena

La provincia di Forli'-Cesena "non e' un'isola felice, ne' infelice" per quanto riguarda la criminalità' comune in Italia. Non si registrano infatti particolari criticità, nonostante un aumento di rapine e furti, specie nelle abitazioni. E' a grandi linee il quadro che emerge dalla ricerca "La criminalità in Italia" a cura del Forum italiano per la sicurezza urbana, presentato nel pomeriggio di martedì a Cesena. Tra gli organizzatori dell'appuntamento anche l'Anfp, l'Associazione Nazionale Funzionari di Polizia. Come sottolinea il procuratore capo, Sergio Sottani, l'indagine conferma intanto la falsita'' dell''"equazione" che extracomunitario significhi criminalità. Infatti in provincia la loro presenza è forte, ma non ha un "rilievo significativo" sul numero di crimini. Dunque "le politiche inclusive hanno pagato".

Tuttavia, ammette, sulla criminalita'' da strada la risposta finora non e' sufficiente: i furti in casa sono di difficile prevenzione se non attraverso un controllo capillare del territorio, impossibile con le poche pattuglie a disposizione e con un''eta'' media degli agenti superiore ai 40 anni. Da qui la necessità di una "sicurezza partecipata" che coinvolga la popolazione. Altra nota dolente, prosegue il procuratore, e'' la risposta alle vittime di reato, che deve conoscere "un salto di qualità doveroso". Il carcere sta mostrando i suoi limiti nei reati da strada, anche perchè spesso si registrano fenomeni di proselitismo, specie per quanto riguarda i molti soggetti islamici rinchiusi. Per questo occorre puntare su una "giustizia ripartiva" che coinvolga autore del reato e vittima. Invece e a volte, come nel caso dell'omicidio stradale, conclude il procuratore, "il legislatore agisce sull'onda del momento e non è positivo".

Tornando ai dati, la ricerca mette in luce una serie di tendenze, declinandole poi, spiega Gian Guido Nobili, responsabile dell''area Sicurezza urbana e legalità della Regione Emilia-Romagna, sia a livello generale che provinciale. Così emerge che le denunce dei furti in casa nel periodo 2012-2013 hanno avuto una crescita diffusa nelle tre province romagnole, mentre i borseggi in particolare a Ravenna. Sono invece scesi gli scippi nelle province di Ravenna e Rimini. Per le rapine "crescita con tratti significativi" in provincia di Ravenna e Rimini, e per quanto riguarda le banche sia nel ravennate che in provincia di Forlì-Cesena. Infine gli omicidi crescono a Ravenna mentre sono in calo in tutto il centro nord, le violenze sessuali hanno una crescita significativa sia a Ravenna che a Forli''-Cesena, mentre diminuiscono al centro nord.

Occorre comunque tenere presente, sottolinea Nobili, che la propensione alla denuncia in regione è cresciuta, tanto che Emilia-Romagna e Trentino sono ai primi due posti in Italia. "Occorre reagire dimostrando senso di comunita'' e capacita'' di coordinamento", commenta il sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, ricordando i 10 milioni di euro investiti per il sistema di videosorveglianza. Anche se le forze dell''ordine, rimarca il questore Salvatore Sanna, "raschiano ormai il fondo del barile. Per nuove risorse c'èpoco da aspettarsi, per cui ci guardiamo al nostro interno". Per questo, aggiunge il sindaco di Piacenza e presidente del Forum, Paolo Dosi, "occorre rinunciare a qualcosa per raggiungere obiettivi prioritari per la comunità". Gli enti locali facciano gioco di squadra, suggerisce, e si mettano in rete per investire sulla sicurezza e intercettare risorse, anche umane. (Agenzia Dire)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Criminalità in provincia di Forlì-Cesena? "Non è vero che è un'isola infelice"

CesenaToday è in caricamento