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Cronaca

CRC, ben 200 risparmiatori "traditi" all'incontro: "Fare causa? Valutare caso per caso"

Quasi 200 persone hanno partecipato venerdì scorso alla assemblea pubblica organizzata da Federconsumatori, Adoc e Adiconsum

Quasi 200 persone hanno  partecipato venerdì scorso alla assemblea pubblica organizzata da  Federconsumatori, Adoc e Adiconsum dal titolo “Cassa di Risparmio di Cesena. La tutela degli azionisti tra procedimento penale e cause civili” nella sala del Circolo Arci di Sant’Egidio. Con l’avvicinarsi del 25 Maggio, data fissata per l’udienza preliminare del processo penale a carico degli ex vertici di Cassa di Risparmio di Cesena, nonché termine ultimo per la costituzione di parte civile nel processo, le associazioni di consumatori hanno voluto fare un po' di chiarezza. 

Federconsumatori Adoc e Adiconsum, che da tempo seguono unitariamente la vicenda,  intendono vagliare tutte le possibili soluzioni per cercare di recuperare l’investimento in quella che era considerata la banca per antonomasia dai risparmiatori del comprensorio cesenate, oltre che a fare chiarezza rispetto ai tanti avvisi e lettere che giungono inaspettate nelle case dei cittadini. 

Cosa devono fare i risparmiatori che ad oggi non hanno ancora intrapreso alcuna iniziativa a tutela dei propri risparmi? Il fronte d’azione è duplice: civile e penale. Spiega una nota delle associazioni: “Per quel che riguarda l’ambito civile, il primo passo obbligato è inviare tramite raccomandata una comunicazione alla banca richiedendo copia integrale della documentazione inerente l’acquisto delle azioni. Questa operazione è necessaria a valutare la posizione di ogni singolo investitore- risparmiatore e permette ai legali dell’Associazione di consigliare il percorso più adatto al singolo azionista. Il passo successivo, una volta ricevuta la documentazione, è il tentativo di conciliazione davanti all’organismo di mediazione presso il Tribunale di Forlì. E’ bene ricordare che il tentativo di conciliazione è previsto e obbligatorio per legge e solo successivamente a questo è possibile intraprendere la strada della causa civile”. 

“Sul versante delle azioni civili le Associazioni Federconsumatori, Adoc e Adiconsum si sono prese l’impegno di avviare alcune “cause pilota” con l’obiettivo di fare giurisprudenza.  Per quanto riguarda l’azione penale le Associazioni rimangono dell’opinione che sia più prudente valutare caso per caso, considerando la documentazione e decidendo quale percorso sia meglio seguire. Federconsumatori, Adoc e Adiconsum sono in prima fila nella tutela dei risparmiatori traditi  sia per valutare la bontà della causa civile, sia aiutandoli a costituirsi parte civile al processo penale tenendo sempre ben presenti pro e contro di questo percorso”.

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