Crac dell'Ac Cesena, rinvii a giudizio per Luca Campedelli e Rino Foschi. C'è chi patteggia e chi sceglie il rito abbreviato

Tanti imputati, tante scelte diverse. Venerdì mattina nel tribunale di Forlì si sono tirate le somme di 4 anni di inchiesta nel processo legato alla vicenda del doloroso fallimento dell'Ac Cesena. Il 'vecchio' Cavalluccio, come è noto, fallì nell'agosto 2018 schiacciato da milioni di euro di debiti dando il via al processo nei confronti di una sfilza di ex dirigenti e amministratori bianconeri.

Davanti al gip Giorgio Di Giorgio oggi, venerdì 15 luglio, si è chiusa l'udienza preliminare, sono state intraprese strategie difensive diverse da parte degli imputati. Non ci sono stati proscioglimenti. C'è in primis chi ha patteggiato, è il caso di Maurizio Marin (ex ds ai tempi di Igor Campedelli), ma anche di Walter Casadei e Annunzio Santerini. C'è chi ha scelto il rito abbreviato come Giampiero Ceccarelli, ex membro del cda, difeso dagli avvocati Giovanni Principato e Andrea Romagnoli, dopo aver patteggiato per alcuni reati non fiscali, la scelta è stata di andare al rito abbreviato per i reati di natura fiscale, l'appuntamento davanti al gup è fissato per il 7 ottobre. La stessa scelta è stata fatta dall'ex presidente del Cesena Giorgio Lugaresi, che ha scelto il rito abbreviato per i reati fiscali, già formalizzato invece in precedenza il patteggiamento per la bancarotta.

Il rito ordinario è stato fissato per il 15 novembre, e non mancano gli imputati "eccellenti" che affronteranno quindi il processo dibattimentale, tra questi l'ex presidente del Chievo Verona Luca Campedelli, l'ex ds del Cesena Rino Foschi, e anche Luigi Piangerelli. E' stata infatti respinta l'eccezione dei legali che adducevano un'incompetenza territoriale del tribunale di Forlì.