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Cronaca

Crac dell'Ac Cesena, slitta il patteggiamento di Igor Campedelli. Formalizzati altri tre accordi sulla pena

Sono stati formalizzati altri 3 patteggiamenti nel processo relativo al crac dell'Ac Cesena, ma slitta quello di Igor Campedelli, ex presidente del Cavalluccio

Sono stati formalizzati altri 3 patteggiamenti nel processo relativo al crac dell'Ac Cesena, ma è slittato quello di Igor Campedelli, ex presidente del Cavalluccio. Si è svolta nella giornata di venerdì una nuova udienza davanti al gup del tribunale di Forlì dedicata ai patteggiamenti per la vicenda connessa al fallimento del club, dichiarato nell'agosto 2018. La novità è che sono stati definiti i patteggiamenti di Graziano Pransani e Mauro Urbini (18 mesi), per Beatrice Montevecchi invece 16 mesi la pena concordata. Slitta invece il patteggiamento più atteso, quello di Igor Campedelli, posticipato al 10 dicembre, non è stato ancora perfezionato del tutto il versamento di 100mila euro al curatore fallimentare.

Già a luglio erano arrivati i patteggiamenti di Giorgio Lugaresi (3 anni e 2 mesi) e Gabriele Valentini (un anno e 6 mesi). Si sta ormai delineando l'epilogo del processo che deriva dall'inchiesta della Procura della Repubblica di Forlì sulla bancarotta e sui reati tributari connessi al fallimento del Ac Cesena guidato da Lugaresi. Per tutti gli altri indagati della lunga lista di amministratori dell'ex società calcistica, si profila invece l'udienza preliminare all'inizio di gennaio 2022, dove verrà vagliata dal giudice la richiesta di rinvio a giudizio già definita dalla Procura il 15 giugno scorso (l'inchiesta è coordinata dai pm Filippo Santangelo e Francesca Rago). 

In totale sono 16 gli indagati sui cui si dovrà esprimere il gup Di Giorgio, tra questi figurano anche gli stessi Giorgio Lugaresi e Graziano Pransani, per i soli reati tributari. Il processo, infatti, per l'ex patron del Cesena non è finito: Lugaresi non ha proceduto al patteggiamento dei reati tributari in quanto in questo specifico caso il rito alternativo è subordinato alla restituzione del dovuto all'Erario, che nel caso del Cesena Calcio sono diverse decine di milioni di euro. Anche Pransani, solo per una parte degli addebiti, si ritroverà di nuovo in Tribunale per l'udienza preliminare.

Plusvalenze "gonfiate"

L'inchiesta prende avvio dall'indagine della Guardia di Finanza “Fantacalcio”, relativa alle plusvalenze fittizie generate da compravendite gonfiate di giocatori minorenni o di scarso valore sul mercato ma quotati a cifre anche di diversi milioni di euro, tra l'allora Cesena e il Chievo Verona. Questo avrebbe avrebbe “gonfiato” il bilancio per circa 30 milioni di euro, ritardando così il fallimento. Quando nell'agosto del 2018 venne dichiarato fallito il Cesena aveva accumulato un debito di circa 85 milioni di euro, di cui una buona parte con l'Agenzia delle Entrate.

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