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Cronaca

Costi della politica, la Regione: già fatti i compiti

Il decreto legge approvato dal governo sulle misure in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali prevede misure di trasparenza e riduzione dei costi che non trovano impreparata l'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna

Il decreto legge approvato dal governo sulle misure in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali prevede misure di trasparenza e riduzione dei costi che non trovano impreparata l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Alcuni parametri per l’applicazione delle decisioni prese dovranno essere definiti dalla Conferenza Stato-Regioni entro il 30 ottobre 2012, ma già in base a quanto comunicato dall’esecutivo Monti è possibile fare una prima verifica di ciò che è stato fatto.

Ecco la situazione dell’Assemblea legislativa regionale:

1) Azione di controllo della Corte dei Conti - La risoluzione approvata all’unanimità dall’Assemblea martedì 2 ottobre affida proprio alla magistratura contabile la vigilanza sui bilanci dei gruppi consiliari. L’Ufficio di Presidenza predisporrà la proposta di convenzione da inoltrare alla Corte dei Conti.

2) Obbligo dei gruppi consiliari di rendicontare tutti i dati relativi alle agevolazioni e ai contributi ricevuti – Anche in questo caso, tutti i presidenti dei gruppi e l’Ufficio di Presidenza hanno già deciso di pubblicizzare l'intera documentazione sulle spese dei gruppi stessi, anche per gli anni precedenti, individuando modalità e criteri per la loro messa on line.

3) Pubblicazione sul sito dell’amministrazione dei redditi e del patrimonio dei consiglieri regionali e del presidente dell’Assemblea – Sul sito dell’Assemblea legislativa (www.assemblea.emr.it), nella sezione Trasparenza, alla voce ‘Consiglieri’ è già pubblicata la dichiarazione sulla situazione patrimoniale e sulle spese sostenute per la propaganda elettorale di tutti i consiglieri regionali, presidente dell’Assemblea compreso.

4) I compensi dei consiglieri non dovranno eccedere il livello di retribuzione riconosciuto dalla Regione più virtuosa – Il consigliere regionale dell’Emilia-Romagna percepisce una indennità di funzione di 3.071,43 euro netti mensili, fra le più basse in Italia (ad essa si aggiungono 2.277,02 euro mensili di rimborsi delle spese sostenute per le attività connesse all’espletamento del mandato, così come previsto dalla normativa nazionale).

5) Divieto di cumulo di indennità o emolumenti, comprese le indennità di funzione o di presidenza, in commissioni o organi collegiali – In Assemblea legislativa esiste già il divieto di cumulo di indennità o emolumenti nel caso si ricopra più di un incarico (capogruppo, presidente di commissione, ecc.)

6) Eliminazione dei vitalizi e applicazione obbligatoria del metodo contributivo per il calcolo della pensione – L’Assemblea ha già abolito i vitalizi per consiglieri regionali e assessori a partire dalla prossima legislatura. Al momento non si applica ancora il sistema contributivo.

7) Decurtazione del 50% dei finanziamenti ai gruppi consiliari e loro adeguamento al livello della Regione più virtuosa – Capigruppo e Ufficio di Presidenza hanno già deciso un taglio del 30% delle risorse assegnate ai gruppi, alle commissioni e alle strutture speciali dell’Assemblea, oltre all’azzeramento delle spese di rappresentanza. In base ai parametri decisi dalla Conferenza Stato-Regioni entro ottobre, si capirà se tale riduzione è sufficiente o andrà aumentata.

8) Taglio del numero dei consiglieri regionali – In Emilia-Romagna i consiglieri regionali sono 50, il numero massimo previsto dalla normativa, parametro al quale non tutte le Assemblee legislative si sono ancora adeguate.

“Le decisioni del governo - afferma il presidente dell’Assemblea legislativa, Matteo Richetti - trovano pieno riscontro in quanto fatto all’unanimità da questa Assemblea, sia con l’azione di taglio alle spese, maggiore efficienza e maggiore trasparenza portata avanti in questi anni con l’Ufficio di Presidenza insieme a tutti i presidenti dei gruppi consiliari, sia con la risoluzione approvata all’unanimità dall’Aula la scorsa settimana, che prevede la riduzione del 30% degli stanziamenti ai gruppi, il controllo dei bilanci affidato alla Corte dei Conti, l’azzeramento delle spese di rappresentanza e la messa on line di tutta la documentazione contabile. Già nell’Ufficio di Presidenza di mercoledì prossimo vareremo i primi provvedimenti per attuare quanto votato dall’Aula”.

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