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Corriere multato mentre consegna a domicilio, il titolare del ristorante: "Rilevazione corretta, ma cerchiamo di stare più uniti"

"Il ristorante Teresina è il locale della mia famiglia da sempre. Siamo alla quarta generazione che porta avanti questa attività e questo, professionalmente, è il periodo più duro che abbiamo mai affrontato. Vorrei fare chiarezza"

Dopo la multa rilevata dalla Polizia Municipale di Cesena alle auto dei corrieri del ristorante "Teresina" di Cesenatico che in questo periodo, di emergenza da Covid-19, si appoggia alla cucina del Teatro Verdi per organizzare il  servizio di asporto su Cesena, Stefano Farabegoli, titolare del Ristorante Teresina, vuole chiarire la sua posizione sulla vicenda. "Mi chiamo Stefano Farabegoli. Il ristorante Teresina è il locale della mia famiglia da sempre. Siamo alla quarta generazione che porta avanti questa attività e questo, professionalmente, è il periodo più duro che abbiamo mai affrontato. Vorrei fare chiarezza su quanto è stato scritto nei giorni scorsi". Sabato davanti al teatro Verdi l'auto del ristorante, che stava sostando per pochi minuti sul ciglio della strada senza intralciare il traffico e apprestandosi a recapitare i pranzi a domicilio, è stata dalla Polizia Municipale dopo diversi minuti di discussione con gli agenti". A sollevare il caso era stato il consigliere comunale di Cambiamo Andrea Rossi.

"In questo periodo, come molti altri locali, facciamo solo “consegne a domicilio” e una multa, (1 solamente) è stata fatta alla macchina di un mio dipendente alcuni giorni fa perché era in sosta davanti al Teatro Verdi in attesa di partire per una consegna. Qualcuno ha pensato che fosse di un cliente venuto a prendersi l’asporto. Non è cosi. Sono state scritte molte parole su un fatto che non può essere contestato perché tutto sommato la multa era formalmente giusta. Chi, per il comune di Cesena, ha operato in questo senso davanti al Teatro Verdi ha solo fatto il proprio dovere e non va colpevolizzato e lo dico in tutta sincerità. Peró è giusto fare qualche considerazione sul perché siamo arrivati a questo episodio. Il periodo che stiamo attraversando è il motivo che mi ha spinto ad “allargarmi” in questo modo. Fino ad un mese fa mai avrei pensato di aprire una cucina a Cesena, e la cosa è stata decisa insieme a tutti i miei collaboratori" 

"Vi siete chiesti cosa ci aspetta nei prossimi mesi? - continua Stefano Farabegoli - Forse ad essere pessimisti anche nei prossimi anni, quanto tempo occorrerà per superare la profonda crisi economica che stiamo affrontando? Perché non si tratta solo di Covid-19 ma anche di come dovremo affrontare la ripresa dell’economia. Sono abbastanza preoccupato di questo ma mi ritengo una persona positiva e cerco in ogni difficoltà di trovare nuove opportunità. Quanti di noi non stanno pensando a come reinventarsi il proprio lavoro, a come ribellarsi alla depressione che in questo momento sta attanagliando le nostre attività che sono fonte di lavoro e reddito per tantissime persone. Siamo un popolo forte e pieno di iniziative, i nostri nonni ce lo hanno insegnato in tanti anni di crisi, di guerre e se vogliamo uscire vincitori anche da questo bruttissimo periodo dobbiamo restare uniti". 

"Appoggiare quindi le iniziative che trovano il modo di non fermare la nostra economia ed è per questo che ora più che mai occorre solidarietà da parte di tutti noi, sostegno da parte di tutte le istituzioni e soprattutto aiuti economici da parte dello Stato. Ma dobbiamo farci vedere uniti perché, secondo me, per il momento possiamo contare solo su questo, la nostra unità, il nostro aiutarsi l’un con l’altro, la nostra generosità nel dividere il poco che abbiamo con gli altri. Il rigore e la rigidità nell’applicazione fredda delle norme da parte delle istituzioni e lo scontrarsi verbalmente e politicamente non ci consentirà di ripartire tanto velocemente ma servirà certamente ad affossarci ancora di più. Ora pensiamo tutti a cosa possiamo fare nel nostro piccolo per uscire prima possibile da questa situazione. Occorrerà sudore, sacrificio e anche dolore ma facciamolo insieme e ci sembrerà tutto più leggero".

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