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Cronaca

Coronavirus, Confcommercio: "Quando i negozi riapriranno sarà un dovere morale tornare a fare acquisti"

Confcommercio cesenate, che conta 2.100 imprese associate nel comprensorio, è in prima linea accanto alle imprese e ai cittadini nella comune emergenza contro il coronavirus

Confcommercio cesenate, che conta 2.100 imprese associate nel comprensorio, è in prima linea accanto alle imprese e ai cittadini nella comune emergenza contro il coronavirus. “Dal primo momento - rimarca il presidente Augusto Patrignani - stiamo assicurando in tempo reale le informazioni tecniche ai nostri associati sulle restrizioni, le deroghe, gli orari in una normativa che cambia da un giorno all’altro. Il 50% del nostro staff da domani lavorerà da domani in smart working, ma tutti siamo in prima linea al servizio degli associati e ci stiamo muovendo a 360 gradi su tutti gli ambiti in cui possiamo accompagnare le imprese in questa dura emergenza da cui ci solleveremo. Il nostro vox populi di giovedì con sindaci, assessori regionali e rappresentanti delle categorie ha fatto capire che lavoriamo per fronteggiare l’emergenza sanitaria e costruire la ripresa da adesso. Un grande segnale di presenza e di speranza”.

“Ringrazio - aggiunge il presidente - tutti i nostri operatori del terziario che sono aperti, come indicato nel decreto dello scorso 11 marzo, in quanto ritenuti dal Governo essenziali e primari. Il loro è un impegno e servizio responsabile e coraggioso a tenere vivo, aperto e operativo il nostro territorio in un momento d’emergenza complesso. Colgo l’occasione per ringraziare anche tutto il nostro personale, a partire dal direttore Piastra, dal vicedirettore Pesci e dai loro collaboratori, che in questi giorni in prima dando prova di impegno e dedizione eccezionali, contribuendo a sostenere tecnicamente e moralmente le nostre imprese in una fase così difficile - prosegue Patrignani -. Siamo naturalmente vicini a chi ha dovuto chiudere la la propria attività (fra cui bar, ristoranti, negozi di vicinato e servizi) e a tutte la attività turistiche, le aziende terziarie,gli studi professionali, l’intero comparto produttivo. Quando le attività commerciali e i pubblici esercizi riapriranno, spero molto presto, sarà un dovere morale privilegiare gli acquisti in questi negozi, che sono i nostri negozi, i negozi della città. Non ha senso rifornirsi oltre misura con il commercio on line di cose che non ci servono ora, aspettiamo di poter tornare a comperare nei nostri cari, irrinunciabili negozi. Da parte loro si tratta di un grande sacrificio, assunto con senso di responsabilità e per molti anticipato rispetto alla decisione ufficiale del Governo. Lotteremo in ogni momento per ottenere provvedimenti che permettano loro di avere la liquidità e il sostegno necessari”.

"Come Confcommercio cesenate, come ci chiede anche il nostro presidente Carlo Sangalli, ci batteremo con tutte le nostre forze per ottenere dalle Istituzioni e dal sistema bancario un urgentissimo piano economico straordinario, che consenta di affrontare adeguatamente questa emergenza - aggiunge Patrignani - Stiamo attendendo il decreto del Governo e abbiamo stretto con Abi un accordo importante per il sostegno finanziario alle imprese. I fondi dell’Unione Europea devono assolutamente al più presto essere destinati al sostegno delle imprese del commercio, turismo e servizi che stanno pagando il conto più pesante di questa situazione. Sono certo che, reagendo con coesione, ripartiremo più forti di prima. Confcommercio ringrazia di cuore tutto il personale sanitario e parasanitario di ogni ordine e grado, la protezione civile, tutte le istituzioni e tutti coloro che in questi giorni stanno cercando di rendere meno complicata la situazione per noi tutti cittadini cesenati. Viva l’Italia!”.

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