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Cronaca Cesenatico

"Non sono un deliquente", poi insulti alle divise e pentimento: denunciato

L'extracomunitario è stato identificato dagli agenti del posto di Polizia estivo di Cesenatico, al comando dell'ispettore superiore Paolo Di Masi

A suo dire è stato "disturbato" mentre stava consumato alcune lattine di birra. E' finito con una serie di denunce il controllo di un trentenne di nazionalità somala, che dovrà rispondere delle accuse oltraggio a pubblico ufficiale e per violazione delle norme sugli stranieri per non aver rinnovato il permesso di soggiorno. L'extracomunitario è stato identificato dagli agenti del posto di Polizia estivo di Cesenatico, al comando dell'ispettore superiore Paolo Di Masi, durante un servizio di controllo effettuato sia con pattuglie in abiti civili che in divisa nel fine settimana di Ferragosto dai poliziotti, finalizzato a prevenire i reati contro il patrimonio (furti, truffe, rapine ed altro) .

L'uomo si trovava nei pressi della stazione ferroviario. Il suo atteggiamento è stato immediatamente aggressivo nei confronti del personale in divisa, offesi con vari epiteti a suo dire perchè "i poliziotti dovevano preoccuparsi dei delinquenti veri e non importunare lui" e lo avevano disturbato mentre era intento ad “oziare”. Vista la situazione che si era venuta a creare, tenuto conto che il medesimo pur avendo una carta di identità, non aveva come d’obbligo al seguito il permesso di soggiorno, è stato accompagnato nei locali del Posto di Polizia, dove si è proceduto ad un controllo più accurato della sua posizione in Italia.

Dagli accertamenti è emerso che lo stesso aveva il permesso di soggiorno scaduto (ma è sposato con una cittadina italiana con figli) e svariati precedenti di polizia per stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale ed altro, compresa una segnalazione per guida in stato di ebbrezza con a carico un provvedimento di sospensione della patente di guida dalla motorizzazione della provincia di Pesaro-Urbino, dove sembra risiedere, emessa nel marzo di quest’anno ed ancora da notificare. Nonostante si trovasse all’interno del Posto di Polizia il cittadino somalo ha continuato ad agitarsi e ad insultare i poliziotti, pronunciando al loro indirizzo insulti e imprecando a sproposito. Diceva di non essere la persona che gli agenti credevano, come se avesse timore di essere arrestato.

Ed in effetti a carico dello stesso, ma con un nominativo diverso, è emerso un secondo provvedimento da notificare; ovvero un ordine di carcerazione con contestuale sospensione emesso già da qualche anno dalla Sezione distaccata del Tribunale di Faenza per fatti legati al codice della strada, a cui sino ad ora il soggetto era riuscito a sottrarsi. Solo una volta capito che non sarebbe stato arrestato il giovane ha smesso di comportarsi in modo oltraggioso nei confronti dei poliziotti, dicendosi pentito dell’atteggiamento tenuto sino a quel momento. Questo non gli ha impedito di esser segnalato all'autorità giudiziaria per oltraggio a pubblico ufficiale e per violazione delle norme sugli stranieri per non aver rinnovato il permesso di soggiorno.  

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