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Cronaca Cesenatico

Battere lo scontrino è un optional, uno su tre non è in regola

Uno su tre non è in regola. E' il dato sconfortante emerso dai controlli fiscali effettuati sugli esercizi commerciali della riviera dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza

Uno su tre non è in regola. E' il dato sconfortante emerso dai controlli fiscali effettuati sugli esercizi commerciali della riviera dai Reparti dipendenti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Forlì-Cesena nel corso dell'estate. In tutto sono state oltre 1.400 le attività commerciali che durante la stagione estiva sono finite nel mirino delle Fiamme Gialle. Per 355 volte il titolare dell'attività di turno non aveva emesso la ricevuta o lo scontrino fiscale.

Per questo motivo sono state irrogate sanzioni amministrative per oltre 185.000 euro. I dati evidenziano il 27% di mancate emissione del documento fiscale su base annua, che sale al 46% nel periodo estivo, con picchi dell'80% (4 controlli irregolari su ogni 5 effettuati) nel corso dei principali eventi estivi quali la “Notte Rosa”, le “Notti di San Lorenzo” e la settimana di Ferragosto.

Emblematici i casi di una gelateria che ha omesso di battere 12 scontrini in 10 minuti perché, a dire del titolare, “non aveva avuto tempo” data l’affluenza della clientela e di alcuni bar della Riviera che per le consumazioni ai tavoli, all’atto del pagamento al cameriere, invece di rilasciare lo scontrino fiscale, rilasciavano una ricevuta non fiscale con l’indicazione di ritirare il documento fiscale alla cassa.

Il caso più eclatante è quello di un negozio di abbigliamento di Cesenatico che ha omesso di rilasciare uno scontrino fiscale di 1.000 euro, nonostante il pagamento sia avvenuto tramite servizio POS-Bancomat.  Per ben 31 attività commerciali sono emersi casi di gravi irregolarità ripetute nel tempo che, per effetto della normativa vigente in materia, prevede, per coloro che violano l'obbligo di emissione del documento fiscale per quattro volte in un quinquennio, la sospensione della licenza per un periodo che va da tre giorni ad un mese.

Nello specifico è stata data esecuzione a n. 3 provvedimenti di chiusura temporanea (tre giorni) dell’esercizio commerciale per reiterate violazioni alla normativa fiscale. Si tratta di un esercizio commerciale del mercato coperto che vende prodotti ortofrutticoli e di due commercianti ambulanti del settore abbigliamento ed accessori, tutti di Forlì.

La mancata certificazione dei corrispettivi non è solo una violazione formale, ma può essere espressiva di sostanziali evasioni di imposta, comportamento che oltre a creare un ingiusto profitto a favore del disonesto, reca danno all'intera collettività distorcendo le ordinarie regole di concorrenza e riducendo il gettito fiscale che consente allo Stato di rendere ai cittadini i servizi di cui hanno bisogno.

Il modo migliore per combattere chi evade le tasse è la coscienza civile. E’ importante richiedere lo scontrino o la ricevuta fiscale nel caso in cui non vengano prontamente emessi, essendo questo un obbligo fiscale e non un documento da emettere solo su richiesta dall’avventore.

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