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Controlli dei Carabinieri / San Mauro Pascoli

Sette operai "in nero", tre non in regola in Italia: i Carabinieri chiudono un laboratorio tessile

L'attività svolta dagli uomini dell'Arma rientra nell’ambito dei controlli finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro

All'interno vi erano sette operai "in nero", tre dei quali non in regola col permesso di soggiorno. Si è conclusa con una stangata da 30mila euro l'attività svolta nei giorni scorsa dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Forlì in un laboratorio tessile nel sammaurese, gestito da cittadini cinesi. Fra i dieci operai presenti, ben 7 sono risultati non in regola, essendo stata omessa per loro, la preventiva comunicazione obbligatoria al centro per l’impiego e dunque gli stessi sono risultati impiegati “in nero”.

Tra i 7 lavoratori in nero, tre risultavano sprovvisti del permesso di soggiorno e sono quindi stati denunciati per violazione della normativa sugli stranieri. Al termine degli accertamenti il titolare dell’azienda è stato denunciato per l’impiego di manodopera, priva di idoneo titolo di soggiorno sul territorio italiano. L’attività imprenditoriale è stata sospesa a seguito delle violazioni riscontrate e all’imprenditore sono state contestate sanzioni amministrative per un ammontare di circa 30mila euro. 

L'attività svolta dagli uomini dell'Arma rientra nell’ambito dei controlli finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro, di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Le attività ispettive, di natura ordinaria e tecnica, sono state finalizzate alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori, al rispetto delle norme in materia di sicurezza, salute e igiene sui luoghi di lavoro.

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