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Contenzioso Ici con l'Orogel, il Comune trova un accordo e finanzia lavori nella scuole

Si chiude con un risparmio di circa 300mila euro per il Comune di Cesena e l'impegno a destinare questa somma a interventi di edilizia scolastica e di abbattimento delle barriere architettoniche, il contenzioso tributario aperto da diversi anni fra Palazzo Albornoz e le cooperative Orogel

Si chiude con un risparmio di circa 300mila euro per il Comune di Cesena e l’impegno a destinare questa somma a interventi di edilizia scolastica e di abbattimento delle barriere architettoniche, il contenzioso tributario aperto da diversi anni fra Palazzo Albornoz  e le cooperative Orogel e Orogel Fresco. Materia del contendere l’applicazione dell’ormai defunta Ici, e più precisamente la classificazione come fabbricati rurali di alcuni immobili di proprietà delle due cooperative.

Spiega una nota del Comune "Stando alle norme in vigore all’epoca e alle interpretazioni allora fornite dalla giurisprudenza (sulla questione si era pronunciata perfino la Cassazione a sezioni unite), ai fini dell’Ici potevano essere classificati come fabbricati rurali –e quindi esentati dal pagamento dell’imposta comunale sugli immobili – solo gli edifici rientranti nelle categorie catastali A6 (abitazioni rurali) e D10 (edifici strumentali). Ma le cooperative del gruppo Orogel (come del resto varie aziende del settore agricolo) sono in possesso di altri stabili che, pur non appartenendo a queste categorie catastali, sono strumentali alle attività agricole da loro esercitate, e per questo all’epoca avevano avanzato richiesta di usufruire ugualmente delle agevolazioni previste per gli edifici rurali. Dal canto suo, il Comune era costretto dalla norma di legge ad applicare per quegli stessi edifici l’aliquota ordinaria".

Così, in prima battuta le due cooperative non avevano versato l’Ici per quegli immobili sottolineandone la ruralità, e il Comune non aveva potuto fare altro che provvedere al recupero dell’imposta non incassata.

Nel frattempo però la legge è stata modificata, ammettendo le agevolazioni previste per i fabbricati rurali anche per quegli edifici non  accatastati nella categoria D10 per i quali fosse stata certificata la sussistenza dei requisiti di ruralità per un periodo di almeno 5 anni. Un ulteriore sviluppo si è avuto nel 2013, quando il legislatore ha indicato che il riconoscimento di tali requisiti aveva valore retroattivo per il calcolo dell’Ici dei cinque anni precedenti alla presentazione delle relative domande. Alla luce di questo nuovo quadro normativo, risulterebbe che nei quattro anni che vanno dal 2006 al 2009 le due cooperative Orogel e Orogel Fresco hanno pagato una maggiore Ici e che, quindi, il Comune dovrebbe restituirgliela. La somma complessiva, fra imposte, interessi e aggi della riscossione ammonta a circa 650mila euro (più precisamente 596.414 euro Orogel e 54.476 euro Orogel Fresco).

Di fronte a questo quadro tutte le parti in causa hanno dichiarato la volontà di arrivare a un accordo per risolvere bonariamente il contenzioso. L’accordo individuato prevede che il Comune versi circa la metà della somma totale, rimborsando 300mila euro a Orogel e 40mila euro a Orogel Fresco. Nello stesso accordo viene specificato che il Comune si impegna a utilizzare i restanti 300mila euro risparmiati finanziando per 105mila euro i lavori di sistemazione dell’Istituto Agrario di Cesena e con il resto della quota (circa 191mila euro) interventi di eliminazione delle barriere architettoniche.

“Arriviamo finalmente al termine di una vicenda lunga e complessa- sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e il Vicesindaco Carlo Battistini -, resa ancora più intricata dalle reiterate modifiche normative che nel corso del tempo hanno cambiato più volte le carte in tavola. E’ l’ennesima dimostrazione, caso mai ce ne fosse bisogno, che l'incerta interpretazione delle norme italiane non aiuta, anzi "mette nei guai" cittadini, imprese ed anche la pubblica amministrazione. Per fortuna, in questo caso ha prevalso la volontà congiunta  di non perdersi in un infinito contenzioso, ma di trovare una soluzione condivisa. E di questo atteggiamento positivo desideriamo ringraziare Bruno Piraccini e i Consigli di amministrazione delle società del gruppo Orogel: si sono ricordati per l'ennesima volta delle loro radici territoriali, e nella definizione dell’accordo hanno scelto di destinare parte del rimborso alla scuola di qualità e all'abbattimento delle barriere architettoniche, temi ai quali tutti dedichiamo tanta attenzione. E’ la conferma di quanto le nostre imprese siano consapevoli del loro ruolo sociale. E questo è vero, in particolare, per Orogel, impegnata nel sociale, nello sport e nella cultura, attraverso l’adesione a progetti importanti come Romagna solidale, Romagna iniziative, l'Eroico manoscritto, solo per citare i più recenti”.

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