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Consulta agricola, piovono le polemiche da 'Cambiamo' e M5S: "Se gestita così, è inutile"

“Dopo i nostri interrogativi sul bando comunale da 80.000 euro da destinare al mondo agricolo cesenate, la risposta ufficiale dell’amministrazione - nella forma e nella sostanza - non può che lasciarci attoniti e fortemente critici”.

“Dopo i nostri interrogativi sul bando comunale da 80.000 euro da destinare al mondo agricolo cesenate, la risposta ufficiale dell’amministrazione - nella forma e nella sostanza - non può che lasciarci attoniti e fortemente critici”. Così la lista Civica Cambiamo torna sulla querelle scatenata da una richiesta di chiarimenti del vice-coordinatore della Consulta Agricola Alberto Scarpellini che, qualche giorno fa, si era chiesto che fine avessero fatto gli 80mila euro promessi, ormai più di un anno fa, alle imprese agricole del cesenate.

“In primis - rileva Cambiamo - non si può non rilevare come l’intera questione si sia evoluta all’insaputa della Consulta Agricola che, presentata come un grande organo partecipativo e di rappresentanza, in questo anno e mezzo - nei fatti - ha avuto una funzione poco più che ornamentale. Il caso del bando da 80mila euro, in questo senso, è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. L’unica grande questione che riguardava il mondo agricolo cesenate è stata infatti gestita in maniera scombinata, tenendo all’oscuro l’unico organo istituzionale che, per statuto e per competenze, avrebbe potuto e dovuto fornire all’amministrazione indicazioni tecniche preziose”. 

“Ancora oggi, dunque - incalza la lista civica - nessuno sa a chi saranno destinati questi fantomatici 80mila euro. L’unica certezza è che tutte le proposte avanzate dalle minoranze sono state, come sempre, bocciate. E’ un atteggiamento che non ci sorprende, ma che alimenta sospetti e crea disorientamento perché, ancora oggi, ci chiediamo per quale enigmatica ragione non si sia voluto coinvolgere - nelle sue vesti di vice-coordinatore della Consulta Agricola e quindi di principale rappresentante delle opposizioni - il nostro Alberto Scarpellini. Non ci aspettavamo un suo coinvolgimento diretto nei processi decisionali, ma tenerlo all’oscuro da tutte le informazioni è un atto gravissimo che ci impone delle inevitabili riflessioni”. 

“Una consulta è, per definizione, un organo collegiale di dialogo e confronto, non un circolo di carbonari in cui si lavora nel sottobosco all’insaputa degli altri consiglieri. Se questo è l’andazzo, riteniamo sia giunto il momento di interrogarsi sull’atteggiamento del coordinatore della consulta agricola che evidentemente, a giudicare dai fatti, non è in grado di garantire né le regole di equità né quelle di partecipazione”, attacca Cambiamo. Secondo Cambiamo, dunque, “mai come stavolta le conclusioni sono inevitabili: o si avvia una seria riflessione sull’adeguatezza dei vertici di questo organo comunale oppure saremo noi a prendere le nostre decisioni e, ravvisata l’impossibilità di fornire il nostro contributo, ci tireremo fuori, senza alcun rimpianto, da questo inutile teatrino”.

Critiche piovono anche dal Movimento 5 Stelle: “C'è amarezza innanzitutto nel leggere la risposta che la direzione della consulta agricola ha inviato a tutti i membri a riguardo di una proposta avanzata per utilizzare i fondi (circa 70 mila euro) messi a bilancio per le attività agricole del territorio. L' amarezza è tanta perché nella risposta c’è innanzitutto il chiaro messaggio che la consulta non è stata considerata per prendere questa decisione nonostante anche il delegato in consulta del M5S di Cesena ha fatto più volte domande e proposte su quei fondi in più incontri e altre forze dell’opposizione hanno avanzato proposte ritenute valide, ma tutto ciò è servito a nulla perché la decisione veniva presa fuori dalla consulta e ben lontana da un qualsiasi spirito di partecipazione e collaborazione”.

Ed ancora il M5S: “Dopo i tanti “serve un percorso di valutazione, creazione di un bando, un confronto”… neanche si parlasse di mettere a rischio la tenuta economica della città, viene fuori che la decisione è stata presa. L' amarezza è doppia per il tempo e le energie che cittadini come il nostro delegato, dedicano solo per passione e amore della propria città, accorgendosi a volte molto chiaramente, che la macchina ha un pilota automatico sordo. Questo appare come il miglior metodo per incentivare la disaffezione alla politica attiva e al voto, i risultati si stanno vedendo con l’affluenza alle urne sempre in calo da più di un decennio a questa parte”.

“Resta una domanda da cittadini prima che da persone attive politicamente o membri della consulta agricola; se le proposte le valutazioni e le decisioni sui fondi per il settore agricolo vengono fatte e prese fuori dalla consulta agricola, (cosa messa per iscritto nella lettera inviata dalla segreteria della consulta in risposta ad una proposta) … la consulta agricola a cosa serve?”, conclude il M5S di Cesena. 
 

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