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Cronaca Savignano sul Rubicone

Il consiglio in visita al centro richiedenti asilo di Ribano: "Qui l'accoglienza funziona"

Il vicesindaco Dellapasqua: "L'accoglienza diffusa funziona: meglio procedere con calma e realizzare delle situazioni ottimali piuttosto che accogliere tante persone e poi creare situazoni di disagio e di degrado"

Non è legata agli scandali emersi nelle strutture di Cesena gestite da Croce d'Oro la visita di lunedì pomeriggio al centro accoglienza richiedenti asilo di Ribano da parte del consiglio comunale. "La visita è stata programmata prima ancora che i richiedenti asilo arrivassero qui - commenta il vicesindaco Nicola Dellapasqua - Credo che questa struttura stia funzionando bene, è la prova del fatto che l'accoglienza diffusa funziona: è vero, non abbiamo ancora raggiunto la quota dei 3 accolti ogni 1000 abitanti, ma personalmente credo sia meglio procedere con calma e realizzare delle situazioni ottimali piuttosto che accogliere tante persone e poi creare situazoni di disagio e di degrado".

Alcuni consiglieri, insieme al vicesindaco e al sindaco Filippo Giovannini, hanno fatto visita al centro guidati dai volontari di Croce d'Oro e dagli stessi ragazzi che abitano nel casolare sulle colline di Savignano, che hanno mostrato le stanze e le abitudini di vita degli inquilini. "Questo centro d'accoglienza è un altro mondo rispetto ai centri di San Carlo e di Macerone", commenta uno dei volontari. Ma è un altro mondo davvero: il centro di Ribano è nuovissimo, ha aperto da meno di un mese e non è un mini-hub come le strutture di Cesena, con cui pertanto non è corretto fare paragoni, ma un "Cas", ovvero un centro d'accoglienza straordinaria, in cui i soggiorni dei ragazzi sono più lunghi e vengono realizzati dei percorsi ben precisi per gli ospiti.

Secondo il regolamento edilizio adottato da Croce d'Oro, nella struttura possono essere accolte al massimo 14 persone. Ora gli inquilini sono 13, ma presto ne arriverà un altro. Nove di loro, dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno provvisorio necessario per poter svolgere un'attività lavorativa, sono stati assunti con regolare contratto come braccianti in una coltivazione vicino all'abitazione. "C'è chi si lamenta che questi ragazzi rubano il lavoro agli italiani, ma di italiani che vogliano fare i braccianti non se ne trovano - commenta Romano Pazzaglia - proprietario dell'azienda agricola che ha assunto i nove ragazzi - Sono bravi e hanno voglia di lavorare, finito questo contratto di pochi mesi sono già intenzionato ad assumerne qualcuno in pianta stabile".

"Presto inizieranno i corsi di italiano organizzati dall'associazione Between - racconta Michele Fanara, referente dei rapporti con la pubblica amministrazione di Croce d'oro - Ogni cas avrà una sua "specializzazione": questo di Savignano, oltre alle lezioni di italiano, ospiterà dei corsi di agricoltura, mentre nel centro che a breve apriremo a Borghi si terranno lezioni di cucina". Fanara commenta poi i fatti delle ultime settimane che hanno riguardato i centri di Cesena gestiti da Croce d'oro, quando sia Tg3 che Rete4 hanno denunciato numerosi problemi nelle strutture. "Quando siamo andati in comune chiedendo di essere convenzionati con loro ci è stato risposto che la convenzione era esaurita e che non potevano stabilire nessun rapporto con noi, loro stessi ci hanno consigliato di rivolgerci alla prefettura. Ora il comune dice il contrario. Entrambe le ispezioni della prefettura sono andate bene, così come quella della commissione europea avvenuta ad agosto". In merito alle lamentele e alle dichiarazioni degli stessi ospiti, Fanara resta sul vago: "Credo che i richiedenti asilo che hanno parlato male delle strutture abbiano strani contatti con certe associazioni, che hanno determinati interessi".

Intanto nella zona di Ribano, che ospita una ventina di abitanti oltre ai richiedenti asilo, è insorto un comitato che protesta per la presenza del centro accoglienza. "Non sappiamo bene chi e quanti siano", commenta il sindaco Giovannini. "Li incontreremo il 6 maggio per cercare di capire quale sia il problema, ma tutti gli abitanti della zona con cui abbiamo parlato ci confermano che i ragazzi non hanno creato situazioni di disagio o problemi - continua il vicesindaco - per cui credo che il problema per loro sia proprio la presenza in sè di questi richiedenti asilo, e questa naturalmente non dipende da noi, ma da una legge stabilita dallo Stato".

"Negli sguardi smarriti di questi ragazzi ho visto il destino crudele di chi è vittima delle contraddizioni e delle ingiustizie di questo mondo - commenta il capogruppo Movimento 5 stelle Mauro Frisoni - Mi rendo conto delle paure e della diffidenza che hanno molte persone nei confronti dei profughi, ma solo incontrandosi e conoscendosi si possono ridurre le distanze".

La visita del consiglio comunale al centro accoglienza di Ribano

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