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Cronaca

Conferenza di Forza Nuova, Polizia e Carabinieri in tenuta anti-sommossa: nessun scontro

Le paventate azioni di disturbo non sono accadute, in quanto poco più di una ventina di giovani antagonisti ha scandito slogan antifascisti molto distante dal luogo dell'incontro

Domenica sera al bar Barriera in corso Cavour a Cesena si è svolta regolarmente la conferenza dal titolo "Il male assoluto, da Acca Larentia alla legge Fiano. 40 anni di oppressione antifascista" promossa dal circolo culturale Ordine Futuro e che ha tenuto banco in questi giorni sui principali quotidiani locali. L'evento è iniziato alle 18.30 per concludersi un paio di ore dopo. Nella saletta, al piano superiore del locale, erano presenti una trentina di persone che hanno ascoltato il giornalista  Fabrizio Fiorini, presentato da Mirco Ottaviani responsabile regionale per Forza Nuova, relazionare sul grave fatto di sangue avvenuto a Roma il 7 gennaio 1978, in cui furono uccisi due giovani attivisti del Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, che caddero assassinati in un agguato davanti alla sede del Movimento Sociale Italiano.

Forza Nuova, forze dell'ordine in tenuta antisommossa (foto di Piero Pasini)

Sicurezza

Fuori un robusto nucleo di carabinieri e polizia in tenuta antisommossa ha creato un'area off - limits, isolando di fatto il luogo da eventuali oppositori intenzionati a impedire la conferenza. Comunque le paventate azioni di disturbo non sono accadute, in quanto poco più di una ventina di giovani antagonisti ha scandito slogan antifascisti molto distante dal luogo dell'incontro. Sarà stata quindi la nutrita presenza di forze dell'ordine o l'esiguità degli avversari che ha permesso alla manifestazione di estrema destra di andare a conclusione tranquillamente. E pensare che l'evento aveva agiato non poco l'amministrazione comunale e le stesse istituzioni.

L'attacco di Ottaviani

La conferenza era prevista per le 18 di domenica in piazza Giovanni Paolo II°, ma il sindaco aveva fatto espressa richiesta alla Questura che non desse l'autorizzazione perchè temeva per l'ordine pubblico. Questa ha negato la piazza, ma  non ha potuto impedire che si tenesse in un luogo privato. Non senza una punta di polemica a proprio favore, in un comunicato Mirco Ottaviani ha chiosato: "Lucchi scalpita ed esulta innanzi al divieto della piazza del centro storico giunta dal questore, però, così impegnato nell'autocelebrazione del ruolo salvifico ricoperto nel proteggere l'orgoglio antifascista cesenate, non si accorge di aver segnato sì una bella rete, ma nella porta sbagliata". Aggiungendo: "Senza nemmeno volerlo Questore e Sindaco si sono ritrovati così protagonisti e primi relatori della nostra conferenza, anche questa volta gli appelli e le interpellanze antifasciste sono finite in una grassa risata". I disagi come il traffico deviato e il controllo capillare dei passanti sono stati accettati dai cesenati tranquillamente. 

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