Comunità accogliente: "Ius Soli e Ius Scholae sono temi trasversali, noi siamo indipendenti dai partiti"

"A seguito delle dichiarazioni espresse da una parte della politica locale, Comunità Accogliente di Cesena desidera ribadire le motivazioni che stanno alla base della raccolta firme avviata per chiedere l’introduzione dello Ius Soli nello Statuto comunale di Cesena e per concedere ai ragazzi e alle ragazze nati in Italia la cittadinanza onoraria del nostro Comune". Lo afferma in una nota la stessa Comunità accogliente nell'ambito del dibattito nato sullo ius scholae.

"La petizione è stata firmata da oltre 840 persone - affermano da Comunità accogliente - si tratta di un atto simbolico, adottato anche da altre Amministrazioni, tra cui i Comuni di Bologna e di Ravenna, al fine di mantenere il dibattito aperto sulla necessità di una nuova legge sulla cittadinanza. La decisione di portare avanti questa richiesta, sostenuta da Arci Solidarietà, Auser Cesena, Caritas di Cesena-Sarsina, CGIL Cesena, CISL Romagna, SPI-CGIL Cesena, Associazione dei Camerunesi, Associazione degli Ivoriani, non è stata dettata da alcun partito o forza politica; la stessa eterogeneità del gruppo e le tante attività svolte nel corso degli anni, mostrano come le accuse siano infondate".  

"Lo Ius Soli e Ius Scholae sono temi trasversali - viene spiegato - che non si esauriscono in slogan e ideologie, come afferma una parte della politica locale. Avere o meno la cittadinanza dello Stato in cui si vive fin dalla nascita e in maniera continuativa, condiziona una serie di scelte personali e professionali.   Comunità Accogliente è una realtà consolidata dal 2017 ed è nata con l’obiettivo di promuovere il tema dell’inclusione nella nostra comunità, senza preconcetti, costruendo insieme progetti che possano avvicinare le persone al di là delle differenze, nella convinzione che sia la condivisione il metodo migliore per risolvere i problemi esistenti e costruire una città accogliente per tutti".