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Cronaca

Comune fa quadrato sulla salute e sul contrasto alla povertà

"Nuovo assetto previsto per il centro di accoglienza notturna per cittadini senza dimora, che prossimamente rimarrà aperto non solo nelle stagioni più fredde, ma per tutto l’anno"

Si arricchisce di nuovi servizi e conferma tutte le attività a sostegno di bambini, anziani, disabili, famiglie il nuovo Piano di zona per la salute e per il benessere sociale del distretto Cesena-Valle Savio: ne fanno parte i comuni di Bagno di Romagna, Cesena, Mercato Saraceno, Sarsina e Verghereto. Il documento, al quale è affidato il compito di tracciare la programmazione sociale e sanitaria distrettuale per il biennio 2013-2014, è stato appena approvato, dopo un intenso percorso partecipato che, fra maggio e luglio, ha visto lo svolgimento di una decina di incontri,  con il coinvolgimento di tutti gli enti e le associazione che operano nelle varie aree di intervento.

"Siamo riusciti non solo a mantenere tutte le attività già presenti nel nostro territorio, anche a programmare nuovi servizi per rispondere alle emergenze e ai mutamenti sociali più recenti. E’ il caso, solo per fare qualche esempio, del nuovo assetto previsto per il centro di accoglienza notturna per cittadini senza dimora, che prossimamente rimarrà aperto non solo nelle stagioni più fredde, ma  per tutto l’anno, o dell’istituzione del servizio di reperibilità sulle 24 ore in caso di violenza familiare. Ma anche della programmazione di nuove tipologie di servizi residenziali per anziani e della  definizione di una procedura precisa per gli interventi a contrasto degli sfratti. A guidarci la riaffermerei la volontà di rafforzare una rete di servizi ampia e articolata sull'intero territorio, anche in vista di quell'unione dei Comuni da Verghereto a Montiano (passando per Bagno di Romagna, Sarsina, Mercato Saraceno, Cesena), alla quale stiamo giá operativamente lavorando da mesi”.

Ecco alcune delle principali novità previste dal Piano per il prossimo triennio.

Nell’ambito del sostegno alle famiglie e all’infanzia si prevede l’avvio di nuove modalità di accompagnamento e assistenza delle famiglie di bambini autistici e la definizione di azioni formative specifiche verso gli istituti scolastici e gli operatori dei servizi di assistenza domiciliare. Sarà, inoltre, istituito un  servizio di reperibilità attivo 24 ore su 24 per l’accoglienza e la messa in protezione immediata di donne vittime di violenza domestica.

Sul fronte del contrasto alla povertà, si interverrà per qualificare e strutturare il Centro di Accoglienza Notturna per farlo funzionare 365 giorni all’anno. Attivo nei locali dell’ex Roverella, nell’inverno 2012/2013 il Centro è rimasto aperto per 93 giorni (dal 15 dicembre al 18 marzo),  accogliendo 42 persone, contro le 53 dell’inverno precedente, ma gli ospiti hanno trascorso, in media, un periodo più lungo presso il centro (45 giorni contro i 24 giorni dell’anno precedente).

Inoltre verrà qualificato e potenziato lo strumento delle borse lavoro (64 quelle attivate nel 2012, contro le 53 dell’anno prima) attraverso l’ampliamento degli Enti coinvolti nei progetti e il consolidamento del coordinamento da parte di Asp Cesena Valle del Savio.

Per il sostegno alla popolazione anziana, sarà avviato un percorso di confronto fra Comune, Ausl, gestori di Centri residenziali per anziani con l’obiettivo di creare nuove opportunità di assistenza residenziale. Fra le altre cose, poi, sarà implementato il Progetto Home Care Premium, che prevede la messa a disposizione di contributi per prestazioni socio assistenziali rivolte ai pensionati della pubblica amministrazione e ai loro familiari e la costituzione di un registro delle assistenti familiari.

Nell’ambito delle attività rivolte ai disabili, si punterà a valorizzare la collaborazione con la rete di associazioni di area disabili che svolgono attività a supporto dei servizi domiciliari e ricreativi mediante la definizione di accordi e strumenti operativi che garantiscano scambi informativi periodici sull’andamento delle attività in integrazione con i servizi territoriali. Inoltre, si punta ad ampliare gli interventi rivolti alle persone affette da SLA (Sclerosi laterale amiotrofica), sfruttando le nuove linee di finanziamento statali dedicate a questi malati.

Sul fronte della prevenzione, infine, si punta allo sviluppo di un Progetto finalizzato ad aumentare la conoscenza e la consapevolezza tra la popolazione circa i rischi complessivi connessi all’aumento del gioco d’azzardo. Cosa che a Forlì è già operativa da anni.

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