Il Comune ha in cassa 40 milioni ma non può pagare fatture per 21 milioni
Gli effetti negativi del Patto di Stabilità sulle opere pubbliche: il Sindaco Paolo Lucchi e il Vicesindaco Battistini di Cesena scrivono ai capigruppo. Dalla lettera emerge un quadro paradossale
Gli effetti negativi del Patto di Stabilità sulle opere pubbliche: il Sindaco Paolo Lucchi e il Vicesindaco Battistini di Cesena scrivono ai capigruppo. Dalla lettera emerge che ad oggi il Comune di Cesena ha in cassa circa 40,5 milioni di euro e sarebbe in grado di liquidare gli impegni attualmente in essere, che ammontano a circa 21 milioni. Eppure non può farlo, a causa del tetto di spesa per investimenti imposto agli enti locali dal Patto di stabilità.
Quindi lanciano l’allarme i due amministratori: “Per lo stesso motivo rischiano di restare al palo 12 milioni di lavori pronti da appaltare, già coperti da finanziamento; analoga sorte si prospetta per altri 10 milioni di lavori inseriti nel piano di investimenti 2013 e che, se non ci fossero questi limiti, potrebbero essere appaltati entro l’anno”. A segnalarlo sono il Sindaco Paolo Lucchi e il Vicesindaco Carlo Battistini in una lettera ai capigruppo consiliari, inviata all’indomani della proposta di mozione – scaturita dal confronto con le associazioni imprenditoriali - che sarà discussa nel Consiglio comunale del 28 febbraio e che contiene la richiesta di poter escludere dal patto di stabilità gli investimenti produttivi.
L’auspicio dell’Amministrazione è che il documento possa essere sottoscritto da tutti i gruppi consiliari e la lettera del Sindaco e del Vicesindaco propone una serie di dati, forniti dall’Ance, per evidenziare più chiaramente gli effetti negativi dell’attuale rigidità normativa che pesa sulla realizzazione delle opere pubbliche.