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Cronaca

Codice Malatestiano, al via i lavori di restauro della preziosa collezione

L'opera, che è composta da 366 carte, è custodita nella Biblioteca Malatestiana

Sono iniziati il 21 dicembre i lavori di restauro del Codice Malatestiano che fa parte della splendida collezione custodita nella Biblioteca Malatestiana di Cesena. L’attività affidata alla Ditta Formula Servizi; L’intervento molto delicato avviene nell’ambito del progetto “Opera Tua” di Coop Alleanza 3.0 l’iniziativa della Cooperativa che unisce la valorizzazione delle specialità locali con il recupero di opere d’arte da salvare in collaborazione con Fondaco Italia   –  società attiva nella valorizzazione dei beni culturali – salvare e che quest’anno si è articolata complessivamente con 150 mila euro di fondi e 8 tappe in quasi 400 negozi.

L’opera è stata scelta attraverso il voto dei soci di Coop Alleanza 3.0 nel corso della tappa di luglio del l progetto. Il restauro avverrà con la collaborazione tra la direzione della Biblioteca, il Comune di Cesena e la Soprintendenza si concluderà nei primi mesi del 2019. Sarà possibile seguire l’aggiornamento dello stato avanzamento lavori potrà essere seguito sul sito di sul sito di Coop Alleanza 3.0 (www.coopalleanza3-0.it).
 
Il “Codice Malatestiano”

Codice cartaceo di carte 366, di mm 310 × 230, scritto da un unico copista in minuscola greca e databile alla seconda metà del sec. XIV
Il codice contiene le orazioni dell’oratore greco Aristide vissuto nel II sec. d.C. La decorazione comprende a c. 1r un fregio, consistente in una semplice doppia cornice con elementi decorativi fitomorfi, in inchiostro rosso; alle cc. 62v, 88r, 97v, 113v, 364r; bande in inchiostro rosso con elementi decorativi geometrici o fitomorfi, che separano i testi; rubriche; iniziali calligrafiche, sovramodulate in inchiostro rosso all'inizio dei singoli testi; segni a forma di penna per richiamare l'attenzione su alcuni passi, realizzati nello stesso inchiostro bruno utilizzato per la scrittura del testo.

La coperta in cuoio marrone scuro su assi di legno è l'originale malatestiana. Il piatto anteriore e quello posteriore presentano una decorazione con impressioni a secco, costituita da una doppia cornice formata da triplici filetti e decorata con elementi geometrici; lo spazio risultante fra le due cornici è ulteriormente partito da quattro diagonali, sempre formate da triplici filetti. Su entrambi i piatti sono presenti cinque borchie in ferro di forma quadrilobata, una posta al centro e quattro negli angoli. Sul labbro inferiore del piatto posteriore è attaccata la catena originale. Un'antica targhetta, di mano di Francesco da Figline, scritta in littera antiqua, posta nel margine superiore del piatto posteriore e fissata da sei chiodi in ferro, reca il nome dell'autore e il titolo dell'opera: Aristides orationes. La coperta risulta attualmente in molti punti danneggiata, soprattutto sul dorso e sul piatto posteriore.
 
Fasi del restauro

Dopo il rilievo fotografico si procederà all’accurata spolveratura delle pagine con pennello a setole morbide evitando lo specchio di scrittura; se necessario pulizia a secco con gomma idonea; distaccodelle carte di guardia; se necessario distacco del primo fascicolo; su tutte le carte e sulle guardie rinsaldo delle lacerazioni e risarcimento delle lacune con carta giapponese; spianamento delle carte di guardia in pergamena su lastra di alluminio protetta da tessuto sintetico mediante pensionamento calibrato con calamite; controllo della cucitura ed eventuale ripresa; inserimento di un filo di cotone a sostegno dell’anima del capitello di testa; incollaggio delle carte di guardia ai contro piatti; innesto di un nuovo dorso in pelle; rinsaldo delle lacerazioni e risarcimento delle lacune con pelle; i fori causati dai tarli saranno stuccati con segatura e pasta di carta; sulle parti terminali di metallo verranno incollati dei dischetti di carta giapponese per evitare/ridurre l’ossidazione.
 
“Opera Tua” 2018

E’il progetto che sposa due eccellenze del Belpaese: cibo e arte: infatti, al tour enogastronomico tra le specialità delle regioni italiane “Sapori, si parte!” si unisce, per il secondo anno, l’iniziativa con cui la Cooperativa sostiene il restauro di capolavori da salvare. Il percorso si snoda in 8 tappe –  che hanno coinvolto i territori di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Puglia e Sicilia –  fino a novembre: ogni mese i prodotti di un territorio vengono valorizzati nei negozi e, in parallelo, due gioielli artistici della stessa zona vengono proposti ai soci che, con il loro voto, determinano a quale opera destinare i fondi per il recupero.

Le opere da restaurare sono state scelte con Fondaco Italia, società attiva nella valorizzazione dei beni culturali, in collaborazione con le istituzioni territoriali. E da quest’anno, “Opera tua” può contare anche sulla collaborazione dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco. Una peculiarità del progetto è il legame con il territorio, con l’individuazione di opere espressione della cultura delle diverse aree e realizzate da artisti legati alle varie regioni. Una gamma di capolavori che sintetizzano la multiforme produzione artistica italiana: dal monumento al dipinto di personaggi illustri, dalle pale nelle chiese ai dipinti dedicati ai santi patroni, dal pezzo unico in argento al sarcofago, dalle statue lignee dell’arte popolare alle chiese rupestri di Matera, dai codici malatestiani alla pietà del battistero di San Marco    

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