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Cronaca

Torna all'antico splendore un altro codice della raccolta di Malatesta Novello

La coperta del volume, in cuoio marrone scuro su assi di legno, è l'originale malatestiana

Torna all'antico splendore un altro codice della raccolta di Malatesta Novello presente nella Biblioteca Malatestiana grazie al progetto “Opera Tua” promosso fin dal 2017 da Coop Alleanza 3.0 in collaborazione con Fondaco Italia, società attiva nel recupero dei beni culturali e realizzato da Formula Servizi e dai suoi tecnici coordinati da Silvano Babbi. In questo caso, i lavori sono iniziati a dicembre 2018, si tratta di un pregevolissimo manoscritto, denominato D XXVII.3, in cartaceo composto da 366 fogli  scritto da un unico copista in minuscola greca e databile alla seconda metà del secolo XIV°che contiene orazioni del filosofo greco Aristide vissuto nel II° secolo d.c.

Torna all'antico splendore un altro codice della raccolta di Malatesta Novello (foto Pasini)

La coperta del volume, in cuoio marrone scuro su assi di legno, è l'originale malatestiana. Il piatto anteriore e quello posteriore presentano una decorazione  con impressioni a secco costituita da una doppia cornice formata da triplici filetti e decorata con elementi geometrici. Il codice, perfettamente conservato in un ambiente ideale come la sala del Nuti dove un mix ambientale ha creato un perfetto microclima adatto alla conservazioni dei testi,  presentava tuttavia aspetti di deterioramento legati al tempo come consunzioni per l'uso, distacco ed abrasione del rivestimento in pelle, scollamento delle pagine e tracce di un restauro precedente ad opera di Guglielmina Barzanti Bazzocchi, un'abile restauratrice che operò all'interno della Biblioteca Malatestiana nella prima metà dello scorso secolo.

Proprio a lei e al suo lavoro si deve la scoperta di due puntine da disegno collocate in modo da fermare un foglio di copertura in attesa che la colla facesse il suo effetto e poi lasciate perchè coperte da altri materiali. Ora le due puntine recuperate ed altro materiale non più utilizzato, ma facente parte del codice originale, è conservato in un apposito contenitore. Nulla è andato sprecato e disperso e questo grazie all'opera delle due restauratrici  Silvia Bondi e Maria Roberta Stanzani di Formula Servizi e di Paola Errani  responsabile del servizio conservazione della Biblioteca Malatestiana. Nell'ultima copertina del codice verrà inserito una piccola scritta vergata a mano in cui si indica l'ente restauratore e l'anno dei lavori. Opera Tua Coop Alleanza  3.0  nelle due edizioni ha stanziato 250mila euro e ha riportato all'aspetto originale quindici capolavori artistici in tutta Italia.

“La scelta su un codice cesenate da restaurare – ha detto Enrico Bressan presidente di Fondaco Italia – è caduta su Cesena grazie ad un referendum tra i soci con l'approvazione di migliaia di votanti. Non è stata una cosa semplice votare in quanto richiedeva l'impegno di registrarsi in via informatica ed eseguire la propria valutazione. Questo rende evidente quanto i beni culturali ed in particolare quelli della Biblioteca Malatestiana stiano a cuore a tutti”. La soddisfazione per questo ennesimo restauro di un antico codice malatestiano che va ad unirsi agli altri precedentemente riportati all'antico splendore, complessivamente sono 343 i volumi del lascito di Novello, è stato manifestato dall'assessore alla cultura Christian Castorri e da Elisabetta Bovero dirigente del servizio Biblioteca Malatestiana Cultura Turismo. “L'unione di intenti tra pubblico e privato – hanno sottolineato i due esponenti dell'amministrazione cittadina – evidenziano come le sinergie possono essere orientate ad un fattivo contributo alla conservazione e quindi alla valorizzazione dei patrimoni artistici di Cesena ed in particolare della Biblioteca Malatestiana Memoria del Mondo”.

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