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Cronaca Mercato Saraceno

Ha ridisegnato il paese con i suoi progetti, cittadinanza onoraria e convegno per lo storico architetto

Palazzo Dolcini di Mercato Saraceno apre le porte per una giornata di studi in occasione del centenario della nascita dell’artista e architetto cesenate Ilario Fioravanti

Mercoledì, 7 novembre alle ore 17, Palazzo Dolcini di Mercato Saraceno apre le porte per una giornata di studi in occasione del centenario della nascita dell’artista e architetto cesenate Ilario Fioravanti, un appuntamento fortemente voluto dal  Comune di Mercato Saraceno, organizzato in collaborazione con Associazione Artéco Aps. Il convegno intende approfondire la conoscenza e, al tempo stesso, qualificare il significativo patrimonio di opere architettoniche di Ilario Fioravanti presenti nel comune mercatese è tenuto da importanti personalità del mondo culturale, accademico e architettonico come Annalisa Trentin, e Stefania Rössl Docenti DA-Unibo; Sanzio Castagnoli e Fiorenzo Valbonesi, Architetti; Nina Bellini ricercatrice che ha realizzato la sua tesi di laurea sui quaderni artistici di Ilario Fioravanti  e Anton Roca artista che nel 2019 tramite l’associazione Artéco APS ha realizzato una mostra dedicata appunto alla figura di Fioravanti Architetto.

È noto l’impegno dell’artista e architetto Fioranti nel plasmare e rinnovare l’assetto urbanistico di Mercato Saraceno. Tra gli anni ’60 e ’70 egli ha realizzato edifici dal forte carattere simbolico che hanno impresso un forte carattere all’antica cittadina ed arricchito il patrimonio architettonico. Tra gli interventi  realizzati in ambito pubblico, quello dedicato all’educazione con la progettazione della Scuola Media Zappi; l’ufficio postale, nell’area servizi alla cittadinanza o, in ambito della sanità pubblica, l’ospedale Cappelli.

Oltre ad interventi in ambito privato, quale la ristrutturazione della casa del Dott. Tonti ad esempio, il terreno privilegiato è sempre stato la committenza pubblica. Sempre nell’ambito dei servizi, ci sono due progetti significativi mai realizzati: un avveniristico Mercato coperto che si affacciava sul fiume Savio e un intervento di riqualificazione urbanistica destinato alla Piazza Mazzini, decisamente innovativo e dirompente per il tempo del quale ci sarà la possibilità di approfondire durante il convegno

Questo momento di incontro nasce dalla volontà di riconoscere in Ilario Fioravanti, considerato uno degli artisti più interessanti del territorio, un costruttore dotato di un proprio linguaggio, che esplicita una tecnica, un mestiere, un’abilità ed una conoscenza. Qualità che consentono il materializzarsi nello spazio tridimensionale delle forme architettoniche e, insieme, delle sensazioni e visioni, che sono il vero risultato del suo operato e, al contempo, la profonda ragione o condizione del proprio esistere. Fioranti stesso disse: “Essere architetto significa amplificare le suggestioni di un luogo, far uscire dall’ambiente l’essenza della sua stessa natura. Un architetto è un personaggio che ha intuito, pensa allo spazio, alla luce. Una architettura si fa con il controllo delle piccole cose, con l’occhio per la proporzione e la misura. Se l’architettura è bella si sente subito che c’è un legame con la terra e con il passare degli anni ci si rende conto che il luogo ha fatto sua quell’opera". Il convegno sarà preceduto dai saluti di Adele Briani Fioravanti, del sindaco Monica Rossi e dell’assessora Giulia Rogai.

Il sindaco Monica Rossi e l'assessora Giulia Rogai dichiarano: ”È per noi motivo di gioia e vanto l'organizzazione di questo convegno: Mercato Saraceno deve molto ad Ilario Fioravanti, e ci sembrava doveroso celebrarlo nel suo centenario. Questo convegno è l'occasione per approfondire l'eredità che Ilario regalato al nostro paese: opere che sono diventate identificative di Mercato come la scuola Zappi e l'ospedale Cappelli. Ma come amministrazione abbiamo voluto ricordare il centenario soffermarci anche su un altro tipo di eredità che Fioravanti ha lasciato: quella nei confronti delle nuove generazioni di architetti che in Fioravanti possono trovare esempio ed ispirazioni.  È proprio in quest'ottica che abbiamo fortemente voluto un convegno sull'architettura di Fioravanti che ospiterà docenti e ricercatrici alla scoperta di questo grande personaggio, che ormai sentiamo come nostro cittadino. È proprio per via di questo sentimento e per il legame che si è consolidato nel corso degli anni tra il nostro comune e le custodi dell'eredità di Fioravanti, la moglie Adele e la nipote Diletta, che abbiamo deciso di concedere la cittadinanza onoraria ad Ilario”.

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