rotate-mobile
Cronaca

Romagna metropolitana, Lucchi: "Mettersi assieme per le infrastrutture"

La fiera che approda con la sua prima edizione a Cesena tutta dedicata alla "romagnolità" si vuole porre come un punto di dibattito sul futuro della nostra terra

Non solo tradizione enogastronomica, folklore e la cultura locale. La fiera che approda con la sua prima edizione a Cesena tutta dedicata alla “romagnolità” si vuole porre come un punto di dibattito sul futuro della nostra terra. A “Sono romagnolo”, in programma nei padiglioni di Cesena Fiera da venerdì 26 a domenica 28 febbraio, si apre con un incontro dedicato a “La Romagna che verrà”, con la partecipazione dei sindaci dei Comuni romagnoli.

Venerdì alle 16 si tiene il convegno sul tema “La Romagna che verrà”, una tavola rotonda sui temi di Area vasta e del turismo, condotta dal giornalista Rai Antonio Farnè che intervisterà i sindaci di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini insieme agli Assessori regionali Andrea Corsini e Emma Petitti

E' un occasione per il sindaco Paolo Lucchi per rilanciare sulla “Città metropolitana della Romagna”, una proposta già a suo tempo lanciata nell'agone politico, anche sulla scia del riordino istituzionale dell’Emilia-Romagna, culminato con l’approvazione della Legge 13/2015. E parlando del prossimo convegno, dice Lucchi: “Sono da sempre convinto dell’enorme potenzialità del nostro territorio e credo che, lavorando insieme potremo raggiungere traguardi ragguardevoli, tali da farci competere con le regioni più avanzate non solo d’Italia, ma d’Europa. Ora si tratta di tradurre in pratica le idee, per andare concretamente verso la Città metropolitana diffusa della Romagna, individuando temi, sui quali – con spirito d’innovazione e coraggio – aumentare le opportunità per i cittadini ed il nostro sistema d’imprese, alle prese con una fase di ripresa ancora non decisa come tutti vorremmo”.

Queste le priorità che Lucchi mette sul tavolo: “Sul trasporto pubblico da anni è in atto una politica di gestione integrata del servizio per tutta la Romagna. E’ però indispensabile darci indirizzi comuni anche rispetto alla viabilità ed ai collegamenti della Romagna (E45/E55, sistema integrato di piste ciclabili, collegamento ferroviario rapido con Bologna). E poi rispetto alla sanità, siamo già avanti anche grazie alla costituzione di un’unica AUSL romagnola. In continuità con l'attuale assetto organizzativo dei servizi socio-sanitari, varrà la pena di valutare la costituzione di un Unico Osservatorio romagnolo, che monitori l'andamento del fenomeno migratorio e delle relative politiche di accoglienza ed integrazione; le condizioni di povertà e grave marginalità sociale, l'anagrafe delle strutture residenziali a vario titolo presenti sul territorio che forniscono servizi di accoglienza sociale e socio-sanitaria”.

Sulla semplificazione amministrativa Lucchi chiede un Tavolo aperto romagnolo sulla semplificazione normativa e l’omogeneizzazione delle regole nel quale, soprattutto rispetto all’accesso ai servizi, condividere l’unificazione dei procedimenti amministrativi. Per il turismo, la richiesta è di “far leva sulla cultura per garantire un ulteriore volano di sviluppo, attraverso il turismo e la riscoperta di identità culturali e storiche locali”. Lucchi propone come priorità “la costituzione di un ufficio unico per i Progetti Europei (e non più di tanti uffici comunali, come ora), garantendo così la gestione comune di progetti che coinvolgano più enti del territorio romagnolo. E ciò per aumentare la nostra capacità “contrattuale” con l’Europa”. Infine “vanno poi garantite politiche romagnole di equità per i cittadini e di uniformità nell’accesso ai servizi, per esempio attraverso la creazione di un “quoziente Romagna” che preveda la definizione di criteri unici di Isee e di un unico protocollo con la Guardia di Finanza per i controlli”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Romagna metropolitana, Lucchi: "Mettersi assieme per le infrastrutture"

CesenaToday è in caricamento