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Cronaca

Cisl Romagna: “Per lo sviluppo, il lavoro e la coesione: una piazza della responsabilità”

“E’ una piazza bellissima con migliaia di persone-afferma Francesco Marinelli segretario generale CISL Romagna. E’ la piazza della responsabilità"

Anche la CISL Romagna sabato 18 dicembre era a Roma in Piazza Santi Apostoli, alla manifestazione promossa dalla CISL con l’obiettivo di migliorare i contenuti della manovra ed impegnare il Governo sulle priorità economiche e sociali senza complicare i rapporti sociali e industriali.

“E’ una piazza bellissima con migliaia di persone-afferma Francesco Marinelli segretario generale CISL Romagna. E’ la piazza della responsabilità. Gli avanzamenti conquistati dall’azione sindacale nella Legge di bilancio sono rilevanti e positivi, integrando molte delle nostre rivendicazioni su ammortizzatori sociali, abbassamento delle tasse a lavoratori e pensionati, non autosufficienza e sul fondo “caro bollette”. 

“Ora bisogna dissipare anche le ultime zone d’ombra e migliorare ulteriormente la Legge di bilancio su lavoro, scuola, politiche industriali e occupazione di giovani e donne” Da qui ai prossimi giorni sarà necessario migliorare la legge di bilancio e portare avanti i tavoli già aperti, come quelli della riforma del fisco, previdenza e sanità. Ora il nostro paese ha bisogno di essere rilanciato ed è fondamentale che il confronto che si concentri su obiettivi fondamentali: la coesione sociale, lo sviluppo e la partecipazione. Da questa piazza emerge una forte richiesta di risposte immediate dal governo alle nostre proposte concrete.

“Per consolidare tutto questo occorre remare uniti, verso un "patto sociale" che colleghi crescita, lavoro e coesione, dando alle risorse europee del PNRR forti condizionalità occupazionali, per una occupazione stabile e di qualità”. 

“Per arrivare a traguardi equi e duraturi- conclude il segretario Marinelli - non è lo sciopero la via giusta: rischiamo di spezzare le solide interlocuzioni avviate con il governo e di recidere i fili del dialogo con le associazioni di impresa, isolando il sindacato proprio nel momento in cui è chiamato ad esercitare il massimo protagonismo. E’ necessario consolidare l’interlocuzione con il Governo, senza deporre gli strumenti dell’iniziativa sindacale ma nella consapevolezza che in questa delicata fase della storia nazionale serve coesione, responsabilità e partecipazione sociale”.

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