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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Al Cicap viaggio nel paranormale con Piero Angela e James Randi

L'incontro al Cicap Fest è stato l'occasione per ricordare l'indagine sulla parapsicologia realizzata da Piero Angela nel 1977

Tutto esaurito, al Teatro Bonci di Cesena, per l’incontro con Piero Angela e James “The Amazing” Randi, due leggende viventi della divulgazione scientifica e dell’indagine sul paranormale. Randi, affermato illusionista, ha infatti dedicato parte della sua lunga carriera a smascherare medium e sensitivi: “Ho visto molte persone perdere molto denaro, se non addirittura perdere la testa, dando retta a truffatori che sostengono di possedere davvero poteri magici”.

“Noi illusionisti - ha proseguito Randi - non affermiamo di avere poteri sovrannaturali, perché siamo attori”. Dei mentitori onesti, come recita il titolo del documentario (An Honest Liar) su Randi che sarà proiettato domani alle 12 al CICAP Fest: “Mentiamo sul numero di magia che ci apprestiamo a fare, ma non sulla realtà del mondo: non sarebbe giusto farlo”. Randi si può considerare un ‘debunker’, un demistificatore? “Il termine non mi piace - ha spiegato Randi -, perché comporta qualcosa di negativo: un debunker distrugge qualcosa, mentre io voglio costruire qualcosa”.

L'incontro al Cicap Fest è stato l'occasione per ricordare l'indagine sulla parapsicologia realizzata da Piero Angela nel 1977. Quaranta anni dopo, che cosa è cambiato? "Sono credenze che durano nei millenni: sono sempre esistiti e credo che esisteranno ancora per molto tempO - ha spiegato Angela -. Molte persone hanno bisogno di consolazioni, desiderano vivere esperienze meravigliose: il pensiero magico è qualcosa che rimarrà anche in futuro ma, in questi anni, il Cicap ha fatto una grande azione di informazione corretta su questi argomenti".

E se la parapsicologia è stata molto ridimensionata, si è aperto "il nuovo fronte delle medicine: molti si curano con
trattamenti non efficaci ma ritenuti tali per passaparola". In questi anni è cambiata anche la sensibilità del mondo accademico: "Qui al Cicap Fest vediamo tanti ricercatori. Quarant'anni fa, quando ho iniziato, avevano dichiarato il loro impegno una ventina di scienziati, tra i più noti dell'epoca, ma alla fine solo tre o quattro hanno davvero fatto qualcosa: non si tratta solo di avere delle idee razionali, bisogna andare nel mondo reale e a volte combattere o, come è successo a me, subire dei processi".

Dopo gli interventi della mattinata, tra cui quello del farmacologo Silvio Garattini, il pomeriggio del Cicap Fest si è aperto con Annamaria Testa, giornalista ed esperta di comunicazione, che ha parlato dello stato dell’informazione in rete: “Le notizie false sono sempre esistite - ha spiegato -, ma hanno raggiunto una diffusione e una velocità tali da determinare un nuovo panorama dell’informazione, mettendo a rischio la democrazia”. L’informazione online vive, o sopravvive, solo nell’immediato di like e condivisioni. Un destino per certi versi simile a quello della ricerca scientifica, come ha raccontato Antonella Viola, professoressa di patologia generale all’Università di Padova.

Viola è partita dalla storia di Osamu Shimomura, ricercatore che ha lavorato per vent’anni sulla bioluminescenza, arrivando a scoprire tutti i segreti della GFP, la “proteina fluorescente verde” usata nei laboratori di tutto il mondo e che gli è valsa il Nobel. Una scoperta fondamentale, frutto di quella ricerca pura, guidata innanzitutto dalla curiosità, oggi sempre più rara: “I finanziamenti sono solo per la ricerca applicata, guidata dal mercato e dai bisogni immediati: siamo incatenati al presente e impantanati nelle sue urgenze", ha concluso Viola.

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