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Cronaca

Chiude la storica oreficeria, "Mi dedicherò alla famiglia". Riceve un riconoscimento e si commuove

Ivan Landi, titolare della storica oreficeria in Piazza del Popolo a Cesena, commenta con sincera commozione la chiusura del suo negozio e il riconoscimento alla sua lunga carriera lavorativa conferitogli da Confesercenti Cesenate lunedì mattina

“Era il primo marzo del 1973 quando aprii la mia attività. Ora, dopo quasi 47 anni di lavoro, all’età di 70 anni, è giunto il momento di lasciare: mi dedicherò alla famiglia". Così Ivan Landi, titolare della storica oreficeria in Piazza del Popolo a Cesena, commenta con sincera commozione la chiusura del suo negozio e il riconoscimento alla sua lunga carriera lavorativa conferitogli da Confesercenti Cesenate lunedì mattina. “La chiusura di un’attività storica come quella di Ivan Landi, senza che nessuno la rilevasse, ci permette di fare alcune valutazioni sul delicato periodo che vive il mondo del commercio coniugato alla città", dichiara il direttore di Confesercenti Graziano Gozi.

"A Cesena c'è una buona qualità della vita ed un alto standard di servizi. In un contesto positivo da molti punti di vista non mancano alcune criticità - prosegue -. Come Confesercenti auspichiamo interventi rilevanti per contrastare la desertificazione commerciale, in particolare nei quartieri. Bisognerebbe pensare che le nostre città, nei centri storici e ancora più nelle periferie, rischiano di perdere molti altri punti vendita perché le piccole imprese non hanno più le condizioni per reggere una competitività che non si gioca alla pari".

"I colossi delle vendite on line - chiosa Gozi – versano una fiscalità irrisoria e i negozi di vicinato non hanno le condizioni per stare aperti sette giorni su sette per dodici ore al giorno. Se continuiamo di questo passo verrà il giorno in cui tutti ci chiederemo se le scelte fatte sono state giuste o sbagliate. Quando nei piccoli Comuni o nei quartieri di periferia non troveremo nessun negozio aperto ma solo vetrine spente e zone dormitorio, forse, quel giorno capiremo che la qualità della vita è un’altra cosa. Che il commercio non è solo vendita di un prodotto ma servizio alla comunità e sentinella contro il degrado".

"Per questo sono indispensabili interventi di peso; un'aspirina non è sufficiente. Dal nostro punto di vista - conclude il direttore di Confesercenti Cesenate -chiediamo che non vengano autorizzati nuovi insediamenti di grande distribuzione organizzata. Le città devono puntare al recupero ed alla riqualificazione, “al bello e curato". 

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