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Cronaca

Chiquito dai mille talenti, da ballerino al grande schermo: "Il ballo è la mia vita"

In occasione della sua tappa all'Uci di Savignano abbiamo parlato con Chiquito, personaggio molto simpatico dal cuore generoso e bravissimo professionista

Musica latina, amore, riscatto personale, sfide a passi di danza: questi sono gli ingredienti esplosivi di "The Latin dream", il film che da giovedì è proiettato in tutte le sale italiane e che vede come protagonista Yovanny De Jesus Moreta Felis (in arte Chiquito), ballerino professionista conosciutissimo anche a Cesena (al Centro Coming in via Bucci) perché ha la sua seguitissima scuola "Power Academy" di balli caraibici e latino americani. Chiquito giovedì sera è stato presente all'Uci di Savignano per salutare tutti i suoi fans e godersi in anteprima il film che per altri quattro giorni resterà in proiezione nelle sale Uci, poi passerà anche nel circuito The Space, che significa in molte sale di tutta Italia. Per l'occasione abbiamo parlato con Chiquito, personaggio molto simpatico dal cuore generoso e bravissimo professionista.

E' la prima volta che reciti in un film?
Sì e no. Ho già partecipato al film "Street Dance 2" come ballerino professionista, mentre questa è la prima volta che partecipo a un film anche come attore. Qui, oltre a ballare, interpreto la parte di un ballerino nato dalla strada. Il protagonista principale è Fernardo Sosa, campione di balli caraibici, che nel film interpreta il mondo della precisione, dei soldi. Mentre io sono il suo antagonista e rappresento chi viene dalla strada, chi, spinto dalla povertà, balla con cuore e anima.

E' stata una bella esperienza?
Bellissima. Tutti i ballerini del latino americano e dei caraibici sono molto legati. Siamo una grande famiglia ci aiutiamo e ci valorizziamo l'uno con l'altro. Nel film tra l'altro ci sono anche alcune comparse del mio gruppo di ballerini di Cesena. 

Quando sei arrivato in Italia?
Ho 34 anni, e a 9 anni sono arrivato in Italia da Santo Domingo. Ballavo già, era la mia vita. Poi è diventato il mio lavoro. Sono professionista da 15 anni, giro tutto il mondo per fare campionati, ho varie scuole e da 5 anni lavoro a Ballando con le Stelle insieme a Milly Carlucci, grande professionista. E' un ambiente molto bello e sto bene con tutti. 

E ti piace l'Italia?
Moltissimo. Viaggiamo spesso noi ballerini professionisti e l'Italia è di gran lunga il Paese più bello tra tutti. Anche in Romagna sto molto bene. Tra l'altro gli italiani sono ottimi ballerini e grandi intenditori di balli caraibici. C'è una buonissima intesa tra chi viene dai Caraibi e gli italiani. 

Cos'è per te il ballo? 
Prima di tutto è divertimento, tradizione e cultura. Ma, diventando professionista e maestro di scuole, è anche disciplina, umiltà e capacità di imparare da tutti. 

Il film da chi è stato prodotto e quanto è costato?
E' un film low cost. L'abbiamo girato tra New Orleans e Milano e tutti i partecipanti sono ballerini professionisti che hanno dato il loro contributo soprattutto con anima e cuore. Anche il regista Louis Medina, argentino, era un ex ballerino che, nonostante ora abbia intrapreso la carriera della telecamera, il fuoco del ballo ce l'ha ancora nel sangue. Chi verrà a vedere questo film, oltre alla bella trama che arriva dritto al cuore degli spettatori, si aspetti ballo di ottima qualità perché al film hanno preso parte i migliori del mondo. Chi ama ballare si divertirà un mondo.

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