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Cronaca Cesenatico

Tavani contrattacca: "Il Pd ha preso un granchio, li querelo"

Il giallo dei documenti non consegnati al Pd. L'assessore Antonio Tavani passa al contrattacco e si prepara a querelare chi lo ha accusato di aver dichiarato il falso

Si precisa che quanto dichiarato dai compagni del Pd risulta essere infondato”. L'assessore Antonio Tavani passa al contrattacco e si prepara a querelare chi lo ha accusato di aver dichiarato il falso. “Dopo aver tutti i pareri favorevoli, siamo venuti in consiglio” ha detto l'assessore il 12 marzo 2012, ma secondo i documenti consegnati al Pd quanto dichiarato non corrisponde al vero. E' quindi scattato l'esposto in Procura.

Secondo il Pd, risultavano esserci 3 pareri negativi rispettivamente dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Cesenatico,dell’Ufficio Edilizia Privata del Comune di Cesenatico, della Regione Emilia Romagna – Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli. “Visto che la Conferenza di Servizi si era tenuta in data 6 dicembre 2011, - tuona il Pd - è facile dedurre come l’assessore Tavani ha mentito sapendo di mentire e il tutto al solo scopo di portarsi a casa il progetto traendo in inganno l’intero consiglio comunale dal momento che l’opera è passata all’unanimità”.

Tavani risponde: “Non ho nessun vantaggio a dire il falso. Le autorizzazione sono state concesse perchè i pareri che prima erano negativi sono diventati positivi”. L'assessore cita la relazione dell'otto febbraio dell'ufficio lavori pubblici edilizia privata del Comune. Secondo quanto dichiarato dall'assessore il piano spiaggia prevede, per le zone a mare, utilizzo di materiale ligneo, ma la cosa riguarda i privati e non le opere pubbliche per cui c'è una deroga che consente l'utilizzo di altri materiali. Quel tratto serve come passaggio ai mezzi di soccorso e quelli della pulizia del litorale. Se avessimo utilizzato il legno dopo poco si sarebbe rotto come nella piazzetta del Grand Hotel, ma lì la giunta era quella precedente”.

Tavani prosegue richiamando il parere della Sovrintendenza. Non era stato spedito alla conferenza dei servizi del 6 dicembre scorso. E' arrivato proprio il 12 marzo, il giorno del consiglio comunale. “Ce lo avevano già anticipato – ha aggiunto l'assessore - che il parere sarebbe stato favorevole”. L'assessore, raggiunto al telefono, legge la relazione: “Le opere hanno finalità di facilitare l'accesso alla spiaggia per motivi di pulizia e, visto che la zona sarà costruita con continuità di materiale rispetto le zone adiacenti di viale Carducci, la sovrintendenza esprime parere favorevole”.

Perchè non sono stati passati al Pd i documenti che provano il giudizio favorevoli degli enti che prima erano contrari? Eppure la richiesta di accesso a “tutta la documentazione prodotta relativa ai lavori di Piazza Michelangelo” è documentata e datata 25 luglio 2012. Si tratta di una dimenticanza?

Intanto l'assessore Antonio Tavani si sente colpito sul piano personale. “Certo che li querelo. Se avessero avanzato una questione politica l'avrei accettata, ma non si può sp...re una persona. Risponderò in consiglio comunale con i modi dovuti. Sono contento della piazza e anche il Sel visto che ci va a fare le manifestazioni. Se mi condannano ne sarei quasi contento perchè ora vanno in galera le persone che risparmiano i soldi e che fanno le opere come si devono fare”.

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