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Cronaca Cesenatico

Omicidio Stradale, Cesenatico aderice alla raccolta firme sul web

L’Assessorato alla famiglia e Politiche Giovanili, presieduto dall’assessore Lina Amormino, ha chiesto all’amministrazione l’adesione alla proposta di legge sull’omicidio stradale con raccolta di firme on line

L’Assessorato alla famiglia e Politiche Giovanili, presieduto dall’assessore Lina Amormino, ha chiesto all’amministrazione l’adesione alla  proposta di legge sull’omicidio stradale con raccolta di firme on line. Il link per aderire è nella home page del sito del Comune di Cesenatico.
"Da quasi due anni - esordisce Amormino - alcune associazioni fondate dai genitori di giovani vittime di incidenti provocati da persone che guidavano alterate da alcol e droghe  e da Aspas, associazione  di sostenitori della Polizia Stradale, hanno avviato  una petizione perché venga introdotto il reato di omicidio stradale e messa a punto una proposta di legge".

"L’intenzione è di colmare quella che viene sentita come una vera e propria lacunanormativa inaccettabile perché non rispondente a criteri di proporzionalità tra i beni che si mettonoa repentaglio ( vita ed integrità fisica) e l’atteggiamento psicologico del reo - continua l'assessore -. In tale ottica diventadeterminante incidere non soltanto sull’entità della pena e sulle misure che ne garantiscanol’immediata efficacia, ma soprattutto sul corretto inquadramento dell’approccio psicologico di chi,consapevole della pericolosità della propria condotta, ne accetta il rischio in totale dispregio delle pressoché inevitabili conseguenze della stessa".

Amormino ricorda il motto di Asaps: "Chi elimina dalla vita deve essere eliminato dalla guida. L'associazione da tempo chiede il cosiddetto ergastolo della patente, annunciando che saranno seguiti i lavori con attenzione affinché l'impegno del ministro Cancellieri che ora consideriamo irrevocabile (e irrinunciabile) e del Governo, proceda con celerità e non si spiaggi come nella scorsa legislatura in un Parlamento nel quale l'ex ministro di Giustizia si era dichiarato non favorevole all'adozione di questa nuova figura di omicidio".

Nei primi mesi del 2013, secondo i dati di Asaps, in Italia si sono verificati 902 episodi gravi di pirateria, 105 morti e 1089 feriti. "E' Inaccettabile che  chi guida sotto l’effetto di alcol e o droghe causando incidenti possa passarla liscia e  tornare ad attentare alla vita  degli altri come se niente fosse - prosegue Amormino -. Vogliamo reagire con forza ed agire affinché  siano  puniti severamente  gli assassini  della strada e sia loro tolta  la possibilità di guidare".

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