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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Cesenatico

Il Pli: "La pista ciclo-pedonale di Ponente? E' finta"

"L'annunciata istituzione di una pista ciclabile nella zona rappresenta un'incredibile forzatura rispetto alle opere urbanistiche esistenti

“Abbiamo letto – scrive il Pli di Cesenatcio in una nota -  il roboante annuncio della Giunta, o di ciò che ne rimane, che pubblicizzava l'istituzione della “Pista ciclabile della Darsena”. Avevamo già denunciato nel mese di novembre dell'anno scorso lo stato di degrado che caratterizzava sia l'area verde di via Matteucci che la piccola pineta ubicata tra viale Caboto e viale Vespucci. Abbiamo successivamente constatato con favore il rapido avvio ed il completamento delle opere di riqualificazione del parco di via Matteucci”.

“Tuttavia – scrive Famiglini - l'annunciata istituzione di una pista ciclabile nella zona, allo stato attuale, rappresenta un'incredibile forzatura rispetto alle opere urbanistiche effettivamente esistenti. Infatti se il parco di via Matteucci è stato realmente reso percorribile sia per le biciclette che per i pedoni, ciò che successivamente viene definito “pista ciclabile” in realtà non rappresenta altro che il vecchio marciapiede esistente, posto sul lato monte di via Magrini e di via Caboto, con tutte le buche, i rattoppi, gli avvallamenti, i dossi e le strettoie preesistenti compresi i resti in rilievo di manufatti in cemento i quali o occupano parte del marciapiede oppure semplicemente giacciono dimenticati nel degrado generale. La cosiddetta “pista ciclabile” prosegue di fronte alla scuola di via Caboto in prossimità della zona di uscita dei bambini per poi inoltrarsi in maniera confusa attraverso la pineta sopraccitata fra stradine sconnesse e le radici dei pini”.

Le immagini della pista ciclo-pedonale



“Il percorso ciclo-pedonale della Darsena – sottolinea il Pli - rappresenta in se per se un'anomalia strutturale dove potenzialmente esistono problematiche che mettono in conflitto la sicurezza, il transito contemporaneo di ciclisti e pedoni sopra un comune marciapiede e la contestuale uscita dei bambini da scuola. Inoltre il percorso attraverso la “pinetina”, del tutto sconnesso e ancora scarsamente definito, può causare agli sfortunati utenti cadute ed incidenti anche gravi”.

“A quanto pare – ecco l'affondo dei liberali - per l'amministrazione comunale in carica la creazione di una pista ciclo-pedonale consiste essenzialmente nel maldestro riutilizzo dei marciapiedi esistenti accompagnato dalla mera realizzazione delle strisce lungo gli attraversamenti e dall'apposizione dei relativi cartelli blu adornati con la figura dell'omino e della bicicletta che stanno sorprendentemente proliferando per tutta Cesenatico...  La realtà dei fatti purtroppo è ben diversa ed i marciapiedi di Cesenatico, se sono tali, devono rimanere ad uso esclusivo dei pedoni se non si mettono in campo ulteriori risorse affinché i marciapiedi stessi vengano trasformati in modo adeguato in piste ciclo-pedonali”.

A quanto pare – concludono - la medesima “filosofia” di viale Trento adoperata in seno all'assai discutibile pista ciclo-pedonale istituita tramite semplici segnali stradali lungo il pubblico marciapiede ha colpito anche il quartiere di Ponente con esiti, tuttavia, veramente deludenti, per non dire comici, che testimoniano un'accentuata aridità progettuale se non una vera e propria presa in giro rispetto le aspettative concrete dei cittadini i quali, fra l'altro, al momento non stanno facendo alcun uso di un percorso ciclabile dalle caratteristiche assolutamente irrazionali”.

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