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Cronaca Cesenatico

Cesenatico, l'Usip sulla mancata apertura del Posto estivo di polizia: "I fatti ci danno ragione"

"Cesenatico è piena di turisti e di vita notturna. Rappresenta l’unico Comune che non ha attivato il Posto di Polizia andando così a sovraccaricare il capace presidio Carabinieri locale"

In merito alla mancata apertura del Posto di Polizia di Cesenatico interviene il segretario provinciale di Forlì-Cesena di USIP, il sindacato di Polizia, attento come UIL territoriale nel denunciare l’evidente mancanza di organico e di mezzi nella Polizia di Stato, fattore questo che come dimostra la mancata apertura del Posto di Polizia di Cesenatico si ripercuote pesantemente sulla percezione di sicurezza del “turista dell’estate 2020” e non solo.

“Con UIL Cesena - spiega il segretario provinciale Michele Fratellanza - avevamo da subito portato all’attenzione pubblica il tema della sicurezza e delle infiltrazioni mafiose in riviera. Siamo sempre dalla parte dei cittadini che invocano legalità ed il rispetto dei diritti fondamentali di una Costituzione sempre più “inattuata”. Come fare sicurezza? Dobbiamo passare obbligatoriamente attraverso un miglior controllo del territorio che si può fare solo utilizzando più uomini e mezzi su strada, tra la gente. In estate a Cesenatico con l’apertura del presidio di polizia estivo. Per credere è sufficiente venire a Cesenatico e vedere una piazza Andrea Costa il sabato sera o i locali lungo il porto canale Leonardesco la domenica sera.

"Cesenatico è piena di turisti e di vita notturna. Rappresenta l’unico Comune che non ha attivato il Posto di Polizia andando così a sovraccaricare il capace presidio Carabinieri locale. Non ha fatto così Cervia, Bellaria e Riccione, solo per indicare i territori a noi più vicini. Loro hanno aperto e garantito il cittadino. Di fronte ad una richiesta di maggior sicurezza che arriva dai cittadini e dalle associazioni, ovvero da chi ha più da perdere, questo atteggiamento di non ascolto non si ritiene accettabile, tanto da prestare il fianco ad una criminalità organizzata che si mostra ahimè sempre più organizzata nel controllo del territorio. Nei fatti concreti a Cesenatico è venuto a mancare un presidio delle Istituzioni e questo appare difficile da digerire e soprattutto da spiegare ai tanti cittadini ed imprenditori che chiedono sempre più ad alta voce che senso abbia tutto ciò, gli stessi che hanno creduto da subito in quel potente slogan: “c’è più sicurezza insieme”. I dati che mostrano i quotidiani allarmano rispetto alla scelta subita dai cittadini in questo 2020. Cosa dire, speriamo che la non apertura del Posto di Polizia di Cesenatico quest’anno si possa leggere come un errore di percorso, che per alcuni di noi è un errore che lascerà un segno, anche clinico sul viso, e non una tendenza per il prossimo futuro. Solo con un’incessante attività di prevenzione e di capillare controllo del territorio, coordinando in comitato per tempo opportuno tutte le forze dell’ordine, è possibile ostacolare la criminalità e quel disagio della civiltà che il Covid ha pesantemente slatentizzato. Il cittadino invoca una sicurezza partecipata e sta facendo la sua parte: mi dicono infatti che i cittadini parlino con i centralini delle forze dell’ordine. Siamo a Cesenatico e quindi mi sembra qui opportuno definire poeticamente un “naufragio della sicurezza” l’estate 2020 in riviera. La paura rimane ed è quella che quanto avvenuto quest’anno con la mancata apertura del Posto di Polizia non rappresenti che l’inizio di una tendenza tesa al consolidamento da parte di politiche organizzative territoriali dei prossimi anni. Vogliamo in realtà tutti noi leggere in futuro notizie confortanti di nuove aperture di presidi di sicurezza per il bene di tutta la collettività.”

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