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Cronaca Cesenatico / Via Salvatore Quasimodo

Cesenatico, weekend di Ferragosto: soste selvagge. Fioccano le multe

I giorni del lungo weekend di ferragosto, per la Guardia Costiera di Cesenatico, hanno registrato un bilancio positivo in termini di sicurezza della navigazione e della balneazione

I giorni del lungo weekend di ferragosto, per la Guardia Costiera di Cesenatico, hanno registrato un bilancio positivo in termini di sicurezza della navigazione e della balneazione. Infatti, non ci sono stati interventi di emergenza in mare, incidenti o situazioni di pericolo lungo tutta la giurisdizione dell’Ufficio Circondariale marittimo. Segno che evidentemente la prudenza ed il buon senso hanno assistito i tanti che con le raffiche di vento e qualche temporale sparso, hanno saggiamente deciso di non prendere il mare il giorno di ferragosto, preferendo rimanere in spiaggia sotto lo sguardo attento degli uomini della Guardia Costiera e del servizio di salvataggio pronti ad intervenire in caso di emergenza.

Non altrettanto corretti, invece, sono stati alcuni automobilisti che hanno lasciato il proprio veicolo sul demanio marittimo incorrendo così nella violazione del divieto di transitare e sostare con qualunque tipo di veicolo, posto dall’Ordinanza balneare della Regione Emilia Romagna e sanzionata dal Codice della navigazione con pena pecuniaria tra un minimo di 100 ed un massimo di 1.000 euro. Il divieto è segnalato, insieme a quello di transito previsto dal Codice della strada, con l’apposizione della tabella riportante la dicitura “attenzione area demaniale regolata dal Codice della navigazione”.

E’ quanto stabilito con Ordinanza numero115 del 2013 a firma congiunta del Sindaco e del Comandante dell’Ufficio Circondariale marittimo di Cesenatico nei tratti terminali di alcune vie cittadine che sfociano sull’arenile – via S. Quasimodo, via G. Deledda, via G. Galilei, via Lungomare Ponente (nel tratto finale direzione Ravenna e nell’accesso al mare tra il Bagno Belvedere e il Bagno Pasquina), via C.Colombo (nei tratti a mare direzione Rimini e direzione Ravenna) -. Si tratta di zone demaniali marittime che d’estate vengono prese d’assedio da chi vuole avvicinarsi alla spiaggia il più possibile con la propria auto e che spesso finiscono per intralciare anche l’eventuale intervento di mezzi di soccorso. Pertanto, la sosta in queste zone è generalmente vietata, ad eccezione dei mezzi in possesso di regolare autorizzazione rilasciata dal comune, dei mezzi di soccorso e delle forze di polizia.

Durante i pattugliamenti in mare, nel periodo di ferragosto la Guardia Costiera ha sanzionato anche alcuni nuotatori trovati in acque interdette. In particolare, si tratta dello specchio acqueo intorno alle piattaforme per l’estrazione di idrocarburi di proprietà dell’Eni disciplinato da una Ordinanza della Capitaneria di porto di Rimini con la quale si vieta il nuoto, le immersioni, la pesca sportiva e professionale con ogni tipo di rete e/o attrezzo per una distanza di 500 mt dalle strutture fisse. È, inoltre, vietato alle navi, imbarcazione e galleggianti di qualsiasi tipo ed abilitazione di transitare e sostare nel raggio di 500 metri dalle installazioni. L’ingresso all’interno della zona di mare delle piattaforme è consentito solo ai mezzi navali delle forze di polizia, nonché a quelli autorizzati a vario titolo dalla società Eni. Anche in questo caso la violazione amministrativa comporta il pagamento di una multa che va da un minimo di 100 ad un massimo di 1.000 euro.

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