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Cronaca

Il furto di bicicletta va di moda, nei guai altri due ragazzini

Gli agenti del posto estivo di Cesenatico hanno denunciato nel cuore della nottata tra domenica e lunedì due cesenati, di cui uno maggiorenne tra pochi giorni, per il furto di una bicicletta commesso a Ponente

Gli agenti del posto estivo di Cesenatico hanno denunciato nel cuore della nottata tra domenica e lunedì due cesenati, di cui uno maggiorenne tra pochi giorni, per il furto di una bicicletta commesso a Ponente. I ladruncoli hanno insospettito gli agenti della volante che stava perlustrando il territorio, che hanno quindi deciso di fare qualche approfondimento. Alla vista della pattuglia i due sono scappati in diverse direzioni, abbandonando la bici, ma sono stati raggiunti.

L’AMMISSIONE - Durante l’identificazione si sono giustificati dicendo che avevano preso la bici per raggiungere in fretta i locali del Molo della notte, e vista l’ora tarda (era all’incirca l’una) hanno avuto la “bella pensata” di prendere la bici che il proprietario, forse troppo incautamente, non aveva assicurato con una chiusura. Per loro, il reato contestato è il furto aggravato in concorso. Dietro le quinte hanno anche riferito che erano in cerca di una seconda bicicletta, per cui il lavoro della pattuglia ha trovato riscontro non solo in termini di repressione dei reati (quello appena commesso) ma anche di prevenzione del probabile secondo furto.

FURTI DI BICI - Durante il periodo estivo il furto di biciclette è uno dei reati più ricorrenti. Salvo rari casi, normalmente non produce una grave perdita patrimoniale, trattandosi per lo più di oggetti di scarso valore utilizzati durante le vacanze per gli spostamenti da e per la spiaggia. Ciò nonostante, la sottrazione produce pur sempre una sensazione di insicurezza e di aggressione al proprio patrimonio, oltre che procurare un evidente disagio, dovendosene procurare una in sostituzione.

L’IDENTIKIT - Gli autori sono quasi sempre dei turisti, giovani e giovanissimi che si intrattengono per pochi giorni in città e con l’occasione propizia si appropriano della bici non tanto per un ritorno economico, ma per soddisfare le stesse esigenze delle loro vittime, cioè spostarsi più facilmente nella località turistica. Nelle ultime settimane sono state raccolte diverse denunce dagli agenti di Polizia di Cesenatico, e forse tanti casi non sono stati neppure segnalati.

DENUNCE - Capita di frequente che la Polizia sia chiamata dai denuncianti, cittadini residenti e/o proprietari di casa-vacanza, che riconoscono la loro bicicletta mentre sfila davanti ai loro occhi con sopra qualche turista. Per quest’ultimo, iniziano seri guai giudiziari, che possono abbracciare diverse tipologie di contestazione, dal meno grave reato di “acquisto di cose di sospetta provenienza, al furto aggravato fino alla ricettazione, a seconda degli sviluppi delle indagini al riguardo delle modalità con le quali l’indagato è venuto in possesso del bene rubato e dell’elemento psicologico del reato (quello che tecnicamente è definito il “dolo”, cioè la consapevolezza che quello che si sta facendo è reato, o che l’oggetto è di provenienza illecita, quindi l’illegalità del proprio gesto, perciò l’implicita e tacita accettazione delle conseguenze penali che potrebbero scaturire in caso venissero scoperti).

PRECEDENTI - Un altro caso si verificato una mattina di qualche giorno fa. Una turista bolognese di 17 anni si stava recando in spiaggia percorrendo i “giardini a mare” ed è stata sorpresa su una bicicletta rubata. Il proprietario aveva fatto denuncia di furto il giorno prima presso il Posto di Polizia, e alla vista della ragazza l’ha fermata ed ha chiamato il 113. Al termine degli accertamenti la turista è stata segnalata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna per il reato di “acquisto di cose di sospetta provenienza” perché ha avuto la possibilità di dimostrare che non aveva piena consapevolezza di trovarsi di fronte ad un oggetto rubato, anche se ha comunque usato troppa leggerezza nell’acquistare la bicicletta (ha riferito, con l’avvallo di testimoni, di averla comprata per 10 euro da un suo coetaneo, anche lui turista, conosciuto da pochi giorni, che pensava fosse il legittimo proprietario; ha creduto che lui intendesse solamente disfarsi dell’ingombro, perché la sua vacanza volgeva al termine; siccome la bici non era in cattive condizioni, aveva pensato di fare un buon affare e di usarla fino alla fine della vacanza. Per l’esiguità della somma pagata avrebbe comunque dovuto immaginare, quindi sospettare, anche per l’incongruità del prezzo rispetto alle condizioni di conservazione, che le cose non erano proprio del tutto alla luce del sole.

BICI ABBANDONATE - Una bicicletta appartenente ad un albergo è stata invece ritrovata in stato di abbandono, in periferia, e poi restituita all’avente diritto. Anche questa era stata rubata ad un turista/cliente. L’individuazione del proprietario e la restituzione è stata cosa facile, in quanto sulla bici vi era l’indicazione della struttura alberghiera. Non sempre è così. Ad esempio, al Posto di Polizia sono in deposito altre due biciclette, i cui proprietari non sono stati identificati, e che purtroppo non possono essere restituite ad alcuno, sebbene gli stessi personaggi alle quali sono state sequestrate abbiano riferito di averle rubate.

ALTRI FURTI - Due i casi già segnalati alle cronache qualche giorno fa: uno di ricettazione, l’altro di furto. Uno straniero di nazionalità rumena è stato controllato di notte in una via del centro. Aveva insospettito gli agenti sia per l’orario, sia per il fatto che aveva al seguito una borsa con arnesi da scasso; al riguardo della bicicletta con la quale stava circolando, in ottime condizioni d’uso, l’uomo non ha saputo o voluto dare giustificazione plausibile. Si sospetta, essendo già pregiudicato per reati contro il patrimonio, che fosse rubata per cui, nei cuoi confronti, è scattata la denuncia. Anche in questo caso non è stato identificato il presunto derubato.

ALCOL - Un giovane di Mercato Saraceno, protagonista di un episodio di ubriachezza con tanto di lite con il barista, aveva rubato una bici per allontanarsi dal bar, ma era stato subito bloccato dal proprietario che era riuscito a recuperare il maltolto. La vittima ha formalizzato la denuncia, così che ora l’esuberante giovane dovrà rispondere non solo del più lieve violazione di “lancio pericoloso di cose” sanzionato in riferimento al lancio della bottiglia contro l’insegna del bar al momento del rifiuto dell’alcolico da parte dell’esercente (motivo scatenante della lite e della richiesta di intervento pervenuta al 113), ma anche del più gravoso reato di furto per la sottrazione della bicicletta al momento della fuga successiva al litigio. Infine, un altro velocipede è stato recuperato dalla Polizia, sempre grazie alla segnalazione del proprietario che l’ha notato chiuso con lucchetto ad un palo di un segnale stradale, sul lungomare; la bici è stata recuperata e restituita all’avente diritto.

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