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Cronaca

Cesenati per Cesena: "Ausl Romagna, troppo immobilismo"

"Dopo mesi in cui si è discusso di Atto Aziendale e dare sostanza all'AUSL della Romagna e alla nostra sanità Romagnola, manca ancora una sede unica, parte integrante del progetto, che a tutt'oggi Marcello Tonini Direttore Generale annuncia non prioritaria nè tanto meno in previsione"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Dopo mesi in cui si è discusso di Atto Aziendale e dare sostanza all'AUSL della Romagna e alla nostra sanità Romagnola, manca ancora una sede unica, parte integrante del progetto, che a tutt'oggi Marcello Tonini Direttore Generale annuncia non prioritaria nè tanto meno in previsione. Abbiamo posto al Direttore Generale molte domande e a chi di competenza e avendo avuto poche risposte (o nessuna risposta) ci chiediamo che sostanza abbia l'AUSL unica se ogni vecchia AUSL (Forlì - Cesena - Ravenna - Rimini) mantiene le sue direzioni, soprattutto chi sia stato messo dove e a fare cosa e soprattutto se esista una strategia aziendale e un progetto ambizioso.

Come e quanto la nuova azienda unica sia più snella, quanto permetta di risparmiare per poi investire sui pazienti e sui servizi. Noi continuiamo a parlare di sanità e struttura sanitaria della Romagna, di eccellenze e professionalità perche siamo cittadini di questa terra, che tengono al loro presente e al loro futuro, dove contano le professionalità a ogni livello e dove il contatto umano azienda / paziente sia fondamentale sinergia.

Abbiamo sbagliato a credere a un grande progetto ? C'è la capacità e la volontà di portarlo avanti ? Ci fa arrabbiare sentire che, chi con senso di responsabilità fa presente una difficoltà oggettiva e lo fa con correttezza ritenendo di fare parte di un sistema e perché un servizio sia svolto e organizzato con più efficienza e questo alla prima occasione viene utilizzato come mannaia. E la risposta è sempre uguale, si parla sempre di precariato, di lavoratrici e lavoratori che da tanti anni sono soggetti a rinnovo contrattuali sempre più corti e frustranti. E sono atteggiamenti ingiusti, posizioni incomprensibili, invece di parlare finalmente di stabilizzazioni di aggiornamenti professionali e di alta qualità si rendendo i servizi "difficili" e "confusi", aprendo la strada a chi vuole "esternalizzare".

Questo non ci convince affatto, anzi ci chiediamo preoccupati cosa ci perdiamo gestendo la nuova sanità Romagnola in questo modo. Certo, sicuramente contratti meno onerosi, ma siamo certi a parità di eccellenza ? La preoccupazione dei rinnovi e le voci di continue e nuove esternalizzazioni (si parla di nuovi appalti da Marzo 2015 per i servizi di trasporto interno, dell'obitorio, del centralino, del punto informativo e cosi via) che vedono le cooperative esterne pronte a coprire sempre più servizi, senza che chi lavora in modo precari da tanti anni abbia la ben che minima garanzia del proprio ruolo, in un mondo del lavoro sempre più al ribasso con compensi da paese del terzo mondo, vi chiediamo a chi giovano?

Ci aspettiamo risposte dalla politica, Sindaco e Assessore battano un colpo oppure condividono questa strategia ? E soprattutto dalle rappresentanze sindacali, che ad oggi sul tema precariato e esternalizzazioni hanno tenuto un atteggiamento a dir poco blindato, ignorando di fatto le problematiche degli operatori coinvolti, degli ausiliari categoria in balia degli eventi e senza alcuna tutela e a seguire Oparatori Socio Sanitari e Infermieri Professionali. Noi vogliamo che questa nuova AUSL nasca su fondamenta sane e forti. Su basi di professionalità e di equità, dove la centralità del paziente non sia solo uno slogan !

Noi non ci arrendiamo al silenzio assordante, la sanità nel nostro paese ha grandi difficoltà e situazioni desolanti, per questo noi siamo dalla parte di chi si ritrova dopo tanti anni di servizio ad essere scartato come un inutile costo, perchè quel costo fino ad oggi ha reso il Bufalini una grande Eccellenza. Non perdiamola !

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