Cesenate bloccato in Kuwait, il Ministro degli Esteri segue con attenzione il caso

Il Ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi sta seguendo con attenzione l'evolversi della situazione di Andrea Urcioli, il dipendente della Cmc, bloccato in Kuwait ormai da diversi giorni, in conseguenza di alcune controversie nate tra la società italiana e alcune società del Paese estero. Urcioli, insieme a un collega portoghese, è stato accusato dalle autorità locali di aver trafugato alcuni macchinari, e ha anche passato una notte in carcere. L'ambasciata italiana in Kuwait, insieme alla Farnesina, si è attivata per dare assistenza a Urcioli. Moavero Milanesi ha dato istruzione agli uffici della Farnesina di seguire il caso con la massima solerzia e diligenza. Lunedì era stato il sindaco di Cesena Paolo Lucchi a sollecitare l'intervento del Ministro.

Il sottosegretario Morrone

"Capisco la preoccupazione dei famigliari e, soprattutto, l’angoscia della madre di Andrea Urciuoli, con la quale ho avuto un colloquio telefonico. Ho cercato per quanto possibile di rassicurarla: il Governo segue infatti con grande attenzione l’evolversi della situazione”: lo afferma Jacopo Morrone, sottosegretario alla Giustizia, che, insieme all’on. Guglielmo Picchi, sottosegretario agli Affari esteri, si è interessatodella vicenda che ha coinvolto due dipendenti della Cooperativa, il cesenate Urciuoli e il collega di origini portoghesi, Ricardo Pinela. “Lo stesso ministro degli Affari esteri, Enzo Moavero Milanesi, - ribadiscono i due sottosegretari -  ha assicurato di aver dato disposizioni all’ambasciata italiana in Kuwait, che ha assistito fin dall’inizio il nostro connazionale, e agli uffici competenti della Farnesina di monitorare con attenzione gli eventi, tenendosi in stretto contatto con la famiglia”.