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Cronaca

Sesso in confessionale, per il parroco la pena è stata mite

Quando ha preso i voti, non avrebbe mai pensato di entrare in un tribunale come testimone del reato di atti osceni in luogo pubblico. Il caso è quello del sesso orale consumato in confessionale giunto a sentenza mercoledì

Quando ha preso i voti, non avrebbe mai pensato di entrare in un tribunale come testimone del reato di atti osceni in luogo pubblico. Il caso è quello del sesso consumato in confessionale giunto a sentenza mercoledì presso il tribunale di Cesena. I due imputati sono stati riconosciuti colpevoli, il giudice ha disposto tre mesi di reclusione con sospensione della pena, per entrambi. Don Adamo Carloni, che in quella mattina del primo giugno 2008, era iintento a celebrare la messa è di poche parole.

"Certo è un fatto grave quello che è accaduto - ha detto - e noi accettiamo la sentenza così come è stata letta dal giudice". Forse si aspettava una pena più severa? E qui il parroco della Cattedrale sorride. "Forse, come parte della Chiesa, abbiamo una valutazione diversa della gravità del fatto, ma non mi faccia dire altro". Intanto Alessandro Sintucci, l'avvocato dei due "focosi amanti" , è pronto ad andare in appello. La sua tesi è quella che la funzione non è stata impedita nè turbata e che il confessionale non sia un luogo pubblico tanto che i fedeli non hanno visto nulla di scabroso.

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