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Cronaca

Scoperta casa di piacere. Cinese sfruttata sette giorni su sette

I sigilli dei Carabinieri fanno sì che quella casa di Villa Chiaviche sia chiusa per davvero. I militari sono intervenuti venerdì mattina andando a colpo sicuro dando seguito ad una serie di appostamenti che confermavano un via vai sospetto

I sigilli dei Carabinieri fanno sì che quella casa di Villa Chiaviche sia chiusa per davvero. I militari sono intervenuti venerdì mattina andando a colpo sicuro dando seguito ad una serie di appostamenti che confermavano un via vai sospetto. C'erano sì delle visite di piacere, ma a senso unico e dietro compenso. In manette è finita una donna, di origini cinesi di 49 anni, con l'accusa di favoreggiamento della prostituzione in concorso con un altro cinese, al momento non reperibile.

L'hanno fermata mentre era con il carrello della spesa usato per portare i viveri alla ragazza che era in casa. Tra il denaro che aveva in borsa e quello sequestrato in abitazione si contano circa cinquemila euro, pochi in tagli da dieci, diversi in tagli da 20 e la maggioranza in tagli da 50. Soprattutto sono stati requisiti tre mazzi di chiavi; un elemento che fa propendere gli investigatori verso una tesi di più ampio respiro. Infatti l'abitazione di via Cervese potrebbe essere una di una serie di case utilizzate per prostituire altre ragazze.

La clientela era costituita soprattutto da anziani che si assicuravano prestazioni dai 30 ai 50 euro. L'”attività era aperta sette giorni su sette e c'erano anche alcuni codici per accedere oltre l'uscio. Il contatto si pensa avvenisse tramite pubblicità cartacea e successive telefonate per prendere appuntamento. Non si doveva suonare il campanello. All'ora indicata, la ragazza apriva la porta. La vittima era una schiava del sesso, era praticamente invisibile perché senza documenti; esercitava nello scantinato con poca luce e su un materasso buttato in terra. Al momento è in attesa di essere espulsa dal territorio italiano.

L'arrestata invece è in carcere a Forlì e sarà sottoposta nei prossimi giorni all'interrogatorio di garanzia; il Pm che cura le indagini è Antonio Vincenzo Bartolozzi mentre il Gip che ha convalidato l'arresto è la dott.ssa Luisa del Bianco. Entrambe hanno operato affinché le indagini giungessero ad una svolta in tempi celeri.

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