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Cronaca

#Saviobeach: su una sponda la festa, dall'altra la protesta

Savio Beach è il caso dell'estate. Se ne parla un po' dappertutto nonostante non ci sia un progetto ufficiale che spieghi nel dettaglio l'idea di spiaggia in riva al Savio

Savio Beach è il caso dell'estate. Se ne parla un po' dappertutto nonostante non ci sia un progetto ufficiale che spieghi nel dettaglio l'idea di spiaggia in riva al Savio. Dovrebbe costare 500 mila euro e il primo sponsor si sa già: è la ditta di costruzioni Aldini. La stessa che sponsorizza la "Festa Lungo il Fiume" organizzata dallo staff di Trilogy Zone che ha un locale proprio a ridosso dell'argine su cui dovrebbe sorgere la spiaggia artificiale.

Qualcuno ha visto nella tre giorni di festa (dal 24 al 26 agosto) un'anteprima di Savio Beach anche se poco o nulla c'entra con il progetto ancora in bozza che promette di riqualificare quell'area. Potrebbe ricordare invece i concerti che anni fa erano promossi dall'associazione Aidoru. Venivano fatti in punti in cui suonare era una novità proprio come lungo le sponde del fiume. Ad ogni modo, se da una parte del fronte Savio beach mettono a punto gli ultimi preparativi per l'evento che inizierà alle 18, dall'altro, il forum capitanato dai Verdi, prepara una petizione.

Appuntamento alle 17 di venerdì per discutere del progetto. “Ognuno porti un proprio contributo di idee – esorta Davide Fabbri dei Verdi -. Sarà pronto il testo di petizione popolare”. Il Wwf di Cesena sarà presente. Ecco cosa si legge in una nota: “Abbiamo già espresso contrarietà al progetto preliminare definito Cesena-Beach, anche se taluni aspetti relativi al risanamento e alla fruizione compatibile di quell'area ci trovano sostanzialmente d'accordo”.

“Certamente – prosegue - non possiamo condividere che nella golena del Savio si realizzino infrastrutture invasive da balneazione estiva con gestioni privatistiche, ne tanto meno un invaso artificiale utilizzato per la pesca sportiva. Allo stesso modo non si può accettare che quella divenga un area dove organizzare feste e concerti con diffusione di musica ad alto volume. Si tratta pur sempre di una zona interna ad un area protetta definita "Parco del Savio" e le uniche feste che riteniamo compatibili sono quelle campestri che si sono svolte ancora con canoe e attività didattiche rivolte alla tutela-conoscenza dell'ecosistema "fiume"”.

Insomma la palla è al centro e la partita è ancora lunga.

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