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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Canone, la Rai ci riprova: pioggia di lettere a tutte le aziende indiscriminatamente

In questi giorni sugli imprenditori si sta abbattendo, per l'ennesima volta, un'alluvione di solleciti di pagamento del canone speciale Rai. Richieste che, però nella maggior parte dei casi sono illegittime

“Ci risiamo: la Rai impone il canone anche a imprese che non hanno tv e per questo Confartigianato ha sollecitato l'intervento del ministro. In questi giorni sugli imprenditori, fra cui quelli cesenati, si sta abbattendo, per l’ennesima volta, un’alluvione di solleciti di pagamento del canone speciale Rai”: lo segnala il vicesegretario Confartigianato Federimpresa Cesena Giampiero Placuzzi.

Richieste che, però - segnala Confartigianato - nella maggior parte dei casi sono illegittime perché rivolte ad aziende che non possiedono apparecchi radio-televisivi e quindi non devono pagare alcun abbonamento. A far scattare la protesta di Confartigianato è la richiesta del tributo applicato al possesso non solo di televisori, ma anche di qualsiasi dispositivo per ricevere il segnale tv, inclusi i sistemi di videosorveglianza. Come dire che ad un imprenditore basta possedere un impianto antifurto per essere costretto a pagare una somma che, a seconda della tipologia di azienda, va da un minimo di 200 euro fino a 6.800 euro l’anno. Chi non paga è soggetto a pesanti sanzioni e a controlli da parte degli organi di vigilanza.

Secondo Confartigianato quella del canone speciale Rai è una richiesta assurda perché vengono ‘tassati’ strumenti di lavoro che gli imprenditori utilizzano non certo per guardare i programmi Rai. Continua Placuzzi: “A livello nazionale la nostra associazione si è rivolta al Ministro per lo Sviluppo Economico Federica Guidi chiedendo un intervento immediato per modificare le norme che impongono il pagamento del canone ed escludere dall’applicazione del tributo gli apparecchi che fungono inequivocabilmente da strumento di lavoro per gli imprenditori. Pagare il canone Rai è un obbligo per tutti coloro che in azienda posseggono radio e televisioni. Ma Confartigianato non accetta il metodo di rastrellare risorse imponendo il pagamento indiscriminatamente a tutti gli imprenditori, dando per scontato che posseggano uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive. In questo momento di gravi difficoltà per i nostri imprenditori, di tutto abbiamo bisogno tranne che di altri balzelli così onerosi, assurdi e illegittimi come risulta l'assurdo balzello del canone per le imprese che non hanno tv”.

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