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Cronaca

La consulta universitaria: "In piazza sì, ma non per il Giodì"

processo di trasformazione di Cesena in "citta universitaria" è incompleto, riferendoci a quella mancanza di strutture e servizi essenziali come le mense, le aule studio e le biblioteche,

Pubblichiamo integralmente un comunicato firmato dal Presidente della Consulta universitaria di Cesena e dal rappresentante degli studenti: "A seguito delle vicende che in questi giorni hanno visto per l'ennesima volta coinvolti una parte degli studenti universitari, i gestori del bar Giodì, l'Amministrazione Comunale e i cittadini di piazzetta Isei, ci vediamo costretti a intervenire con questo comunicato per ripristinare quelle condizioni di verità e obiettività dalle quali non può prescindere un qualsivoglia confronto costruttivo per il bene delle parti".

"In qualità di rappresentanti degli studenti non possiamo che condannare le stucchevoli proteste a cui abbiamo assistito, increduli, in questi ultimi giorni, per un'evidente carenza di senso autocritico e di costruttività da parte dei protestanti, nostri colleghi. In più di un'occasione abbiamo affermato che il processo di trasformazione di Cesena in “citta universitaria” è incompleto, riferendoci a quella mancanza di strutture e servizi essenziali come le mense, le aule studio e le biblioteche, la mancanza di collegamenti dal centro urbano presso le strutture universitarie più periferiche, quali Ingegneria e Agraria, e la carenza di spazi serali per gli universitari".

"Tali esigenze nel passare degli anni sono diventate sempre più pressanti presso la comunità studentesca. Negli anni di attività come rappresentanti degli studenti abbiamo portato queste tematiche presso tutti gli organi universitari e comunali ai quali abbiamo l'onore e l'onere di partecipare, a volte però con risultati incerti. Sono queste le questioni per le quali riteniamo che sia legittimo e giusto scendere, eventualmente, in piazza. Ma non è in alcun modo giustificabile manifestare per difendere il diritto di violare le più comuni norme di convivenza, senza il minimo rispetto per le altre realtà che coabitano la città di Cesena. Questa deformazione del concetto di divertimento non è ammissibile, poiché blocca senza appello l'intero processo di integrazione tra le suddette realtà. Il nostro modello di divertimento è quello che da anni portano avanti le Associazioni Studentesche cesenati, che nella loro attività hanno da sempre cercato di coadiuvare gli aspetti più meramente ludici e ricreativi a quelli più sociali e culturali, ritenendo “l'ubriacarsi fine a sé stesso” un modello di divertimento triste e povero".

"D'altro canto, in riferimento alla lettera dei residenti di piazzetta Isei del 26 aprile 2012, ci ha ferito la facilità con la quale è stata attribuita la responsabilità di questo divertimento dissennato ai soli studenti fuori sede. Speriamo con tutto il cuore di non dover più leggere di queste grette generalizzazioni che appaiono intrise di antichi sentimenti discriminatori, tipici di una Italia che appartiene, fortunatamente, al passato. Crediamo che tali generalizzazioni siano dovute ad una scarsa conoscenza della realtà universitaria locale da parte della cittadinanza. Infatti, nonostante l'università in Romagna sia una realtà che, secondo le più importanti autorità accademiche locali, produce un indotto relativo ai soli servizi di accoglienza di oltre 50 milioni di euro nella provincia di Forlì-Cesena, essa è del tutto sconosciuta alla maggioranza della cittadinanza cesenate. Non è pensabile che una realtà così articolata, vivace e variopinta riceva l'attenzione della stampa e della comunità soltanto per queste situazioni ormai da tempo esasperate. Ci auguriamo, quindi, di poter presto leggere altre prime pagine dedicate alla vera Università e che trattino quelle tematica legate al sapere e alla formazione che questi 5000 studenti provenienti da tutta Italia, insieme ai loro docenti, hanno messo e mettono tutt'oggi a disposizione, talvolta in maniera totalmente gratuita e volontaria, per la collettività".

"Concludiamo auspicando, ancora una volta, che si ritrovi il buon senso onde evitare di gettare l'intera realtà studentesca in uno spaventoso abisso di ignoranza, che non lascia né vincitori né vinti. Pertanto cogliamo l'occasione per invitare i residenti di piazzetta Isei, a cui va ancora la nostra solidarietà per questa situazione, e la cittadinanza tutta all'aperitivo universitario organizzato dalle Associazioni Studentesche martedì 8 maggio, presso il complesso universitario Ex-Macello (Via Mulini, 31), che vedrà alle 18:00 il passaggio della Carovana nazionale anti-mafia, promosso dall'”Associazione Libera-Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie”, a dimostrazione di come sia possibile divertirsi in modo sano, costruttivo e formativo".
 

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