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Cronaca

Giodì e residenti ai ferri corti. E' l'atto finale?

Da quattro anni è il locale più discusso di tutta Cesena. La convivenza tra uno dei locali preferiti dagli universitari e i residenti di case e condomini della zona è al punto di rottura finale

Da quattro anni è il locale più discusso di tutta Cesena. neanche a dirlo si sta parlando del Giodì di Piazzetta Isei. La convivenza tra uno dei locali preferiti dagli universitari e i residenti di case e condomini della zona è al punto di rottura finale. I residenti continuano a lamentarsi del baccano notturno e del fatto che le urla e schiamazzi si sentano non solo oltre orario consentito ma anche nelle serate infrasettimana. In una lettera indirizzata all'amministrazione i residenti usano più volte un termine: sono dei vandali.

“Rivolgiamo – inizia così la lettera - questa nostra preghiera all'Amministrazione comunale di Cesena, affinché ci aiuti in modo concreto e definitivo a risolvere una situazione che è per noi residenti divenuta insostenibile. In data venerdì 23 marzo 2012 la zona di piazzetta Isei è stata letteralmente presa d'assalto da orde di ragazzi non educati e un gestore inadeguato che hanno fatto ciò che hanno voluto per almeno 5 ore.

Ogni tentativo di dialogo con il gestore non ha dato buon esito tanto che anche nonostante i diversi provvedimenti di polizia municipale e ordinanze di chiusura temporanea la situazione è peggiorata.
Preso di mira il gestore perchè, sempre a detta dei vicini, non sarebbe in grado di contenere i propri clienti anche per mancanza di coraggio.

“Ma come è possibile che in pieno centro storico di una città evoluta come Cesena una zona di condomini e case si trovi totalmente in ostaggio di vandali per più ore a notte? Siamo costretti noi a cambiare casa per riprenderci le nostre vite?
In passato i residenti hanno anche spedito diverse fotografie che raccontano le situazioni che si para davanti ai loro occhi. Si parla di angoli utilizzati come wc con conseguente odore sgradevole, vomito e bicchieri rotti fuori dal locale.

“Noi cittadini – si legge nella nota - non abbiamo più strumenti per agire se non quello di richiedere all'Amministrazione che prenda una decisione definitiva a fronte di evidenti violazioni di leggi Comunali, statali etc...”

La parola passa al gestore del Giodì.

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