Franco Urbini, il figlio di Wally, la donna barbaramente uccisa nella prpria abitazione mercoledì scorso, riceve notizia della confessione di Amina Tourabe alle 17. «E' un sollievo che abbiano preso il colpevole», sono queste le sue prime parole a caldo. Ha la voce ferma di chi conosce il dolore, ma anche lucida per parlare a ragione. «E' la persona che avevamo sempre indicato alla polizia come colpevole», anche se l'idea che non abbia agito da sola ancora un po' c'è nella propria mente.

«Nella disgrazia sapere che è stata fermata una persona che poi ha confessato è un sollievo, ci togliamo un piccolo peso» ha commentato.
La donna, nella deposizione al gip Luisa del Bianco ha dato una versione dei fatti che pare driblare la premeditazione. Tesi invece ribadita dal figlio della vittima. L'ipotesi che ci sia stata una degenerazione tra le due donne con una escalation di violenza non lo convince. Pensa che si tratti di un atto premeditato e lucido.

«Era lucida quando ha colpito, quando ha rubato i panni e quando ha lasciato le chiavi nella toppa» ha commentato. «Riteniamo e speriamo che la giustizia vada avanti e che le colpe vengano scontate tutte. E senza attenuanti»