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Cronaca

Finì in coma per le botte. Convivente in carcere

Per l'accusa prese a calci e pugni il convivente perchè non accettava la fine del rapporto. Il giudice ha riconosciuto colpevole Roberto Calisesi

Per l'accusa prese a calci e pugni il convivente perchè non accettava la fine del rapporto. Il giudice ha riconosciuto colpevole Roberto Calisesi, un pensionato di 69 anni, per il reato di lesioni gravissime ai danni di un uomo che all'epoca aveva 38 anni. I fatti risalgono al trenta agosto del 2004 quando, al ritorno da un passeggiata, il più giovane dei due comunicò all'altro la volontà di rompere la relazione. Pare fosse intenzionato ad iniziare una nuova vita con un altro. A quel punto è scaturito un acceso diverbio finito con Calisesi che prese a calci e pugni l'oramai ex convivente.

L'uomo svenne sotto la furia dei colpi dell'uomo che, non appena capita la gravità del fatto, ha avvertito il 118. Le condizioni della vittima si sono rivelate subito serie. Iniziate le indagini condotte dalla polizia, l'uomo ammise le sue responsabilità confessando di aver agito dopo che il convivente gli confidò di voler troncare la relazione. Il 4 ottobre, pochi giorni fa quindi, i carabinieri lo hanno portato in carcere a Forlì  dando seguito ad un ordine di carcerazione. Dovrà scontare tre anni e otto mesi di carcere.

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