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Cronaca

Fabbri (Verdi): "Stop alla vendita di immobili e verde comunale"

"Ci appelliamo a tutte le forze politiche presenti in Consiglio per chiedere lo stralcio di immobili ed aree verdi che dovrebbero rimanere di proprietà pubblica"

"Nel prossimo Consiglio Comunale di Cesena del 15 novembre, verrà portata in approvazione la delibera conclusiva del Piano di Alienazioni del 2012, e cioè la vendita di beni immobiliari ed aree verdi di proprietà comunale. Ci appelliamo a tutte le forze politiche presenti in Consiglio per chiedere lo stralcio di immobili ed aree verdi che per noi ecologisti dovrebbero rimanere di proprietà pubblica, come beni della collettività, ed aree verdi al servizio del benessere del quartiere”. Questa la richiesta di Davide Fabbri dei Verdi.

Ecco l'elenco redatto da Fabbri.
Palazzina dei Vigili Urbani in via Cavour – immobile di grande valore storico-culturale della seconda metà dell’800, stimato in euro 1.420.440, che viene ceduto alla società Valore Città per una eventuale vendita successiva.
Fabbricato in via Ex Tiro a Segno 239, ora “Centro per le Famiglie” e “Centro Interculturale Movimenti”, attività di mediazione culturale e corsi di italiano ai migranti nelle scuole: dove finiranno queste importanti realtà una volta venduto l'immobile di 600 mq a soli 200.000 euro?

La bellezza di 16 alloggi popolari di Edilizia Residenziale Pubblica (in via Ruffio, via Casetti, via Nello Casali, via Castiglione, viale Mazzoni, via Barducci, via Bonci, via Collina, via Dante Alighieri, via Leopardi): stride fortemente la vendita di alloggi popolari e sociali (immoralmente vuoti e inutilizzati da tempo), avendo in città tante famiglie sfrattate e una lista d'attesa di oltre 500 famiglie richiedenti una casa popolare.

Area verde di proprietà comunale nel Quartiere Oltresavio che viene ceduta alla Parrocchia di San Paolo Apostolo per l'allargamento del proprio parcheggio; una scelta illogica e insensata: le poche aree verdi di quartiere non devono essere trasformate in parcheggio, ma devono essere tutelate e valorizzate come aree verdi di miglioramento della qualità della vita dei residenti (da questo caso specifico è sorto appositamente un Comitato Civico di Difesa delle Aree Verdi).

Contestiamo la vendita di immobili ed aree verdi per ragioni di cassa immediate, attraverso strumenti tipici delle “cartolarizzazioni” di tremontiana memoria, tanto osteggiate a livello nazionale dal centro-sinistra ed ora portate avanti da una Giunta Pd - Italia dei Valori e Sel. "Perché - prosegue Fabbri - questa necessità di vendere questi immobili ed aree verdi? La risposta sta probabilmente nella necessità del Comune di Cesena di fare cassa, visti i tagli ai trasferimenti dello Stato e nella volontà, dell’Amministrazione comunale, di non variare il proprio impianto di bilancio".

"Una Amministrazione pubblica - conclude Fabbri - avveduta deve avere la forza di spiegare ai propri cittadini che con meno soldi si possono fare meno cose, e che con meno risorse economiche alcuni interventi non possono essere sacrificati (servizi sociali, servizi culturali e scolastici, trasporto pubblico), altre sì (opere pubbliche spesso inutili sponsorizzate dal “potere del cemento”). Se una famiglia, proprietaria della propria casa e con un alto livello di spesa economica, incorre in difficoltà economiche, dovrebbe abbassare il proprio livello di spesa e non vendere la casa per fare cassa, per mantenere lo stesso livello di consumo. Ma questo è il nostro modo di vedere il mondo e, forse, è proprio questo che fa la differenza tra noi ecologisti e tutte quelle forze politiche che noi definiamo “sviluppiste”".
 

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